Seguici su

Basket

NBA, i Brooklyn Nets e Steve Nash hanno deciso di chiudere il loro rapporto

Pubblicato

il

Non si può certo parlare di “fulmine a ciel sereno” ma ora è tutto nero su bianco. Steve Nash non è più l’allenatore dei Brooklyn Nets. La franchigia che gioca le proprie partite al Barclays Center e il proprio coach hanno deciso di interrompere i propri rapporti (tra l’altro dopo una vittoria) dopo due stagioni e una manciata di partite. La conferma arriva direttamente da ESPN nella figura di Adrian Wojnarowski.

L’annata per la seconda squadra della “Grande Mela” è iniziata nel modo peggiore possibile e, come spesso capita, è il timoniere a pagare il prezzo più alto anche se, come detto, non si può parlare di esonero, quanto più di “decisione di comune accordo”. Tra problematiche fuori dal campo (l’ultima in ordine di tempo la spinosissima questione legata all’antisemitismo con protagonista, nemmeno a farlo apposta, Kyrie Irving) e dentro allo stesso (con Kevin Durant ben poco soddisfatto del progetto tecnico), i Nets hanno deciso di voltare pagina.

Il record dopo le prime 7 uscite è quanto mai allarmante e parla di 2 vinte e 5 perse e dodicesima posizione nella Eastern Conference, con una situazione quanto mai complicata da gestire sotto ogni punto di vista. A questo punto Brooklyn che mosse farà? Lo stesso Adrian Wojnarowski ha svelato la lista dei nomi che potrebbero prendere il posto del 2 volte MVP della NBA. Al momento la squadra è affidata al suo vice, Jacque Vaughn, ma i nomi più papabili per il futuro sono quelli di Ime Udoka (attualmente ai Boston Celtics, anche se sospeso per tutta la stagione) e l’ex Utah Jazz, Quin Snyder.

NBA, i risultati della notte (1° novembre): Durant guida Brooklyn, ancora assente Simone Fontecchio

Le parole di Sean Marks GM dei Brooklyn Nets: “Vogliamo ringraziare Steve per tutto ciò che ha portato alla nostra franchigia nelle ultime due stagioni. Da quando è diventato capo allenatore, Steve ha dovuto affrontare una serie di sfide senza precedenti e siamo sinceramente grati per la sua leadership, pazienza e umiltà durante tutto il suo mandato. Personalmente, questa è stata una decisione immensamente difficile; tuttavia, dopo molte riflessioni e valutazioni su come la stagione è iniziata, abbiamo convenuto che in questo momento fosse necessario un cambiamento”.

Foto: LaPresse