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MotoGP, scatta l’allarme motore in casa Yamaha. Quartararo e Morbidelli in coro: “Ci aspettavamo di più”

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In casa Yamaha i sorrisi e le dita incrociate hanno subito lasciato spazio a diversi campanelli d’allarme di non poco conto. Dopo una annata conclusa con Fabio Quartararo suo malgrado costretto ad applaudire Francesco Bagnaia, che ha soffiato il titolo iridato proprio al francese, e un Franco Morbidelli lontanissimo dalle posizioni di testa, la Casa di Iwata aveva tranquillizzato i propri piloti annunciando un nuovo motore edizione 2023 più potente. Quello della svolta.

Fabio Quartararo già nel post-gara di Valencia aveva confermato come le speranze attorno al nuovo propulsore della Yamaha (che porta la firma dell’ex motorista della Ferrari, Luca Marmorini) fossero elevate e potessero consentire ai due piloti di sfidare faccia a faccia in fatto di potenza Ducati, Honda ed il resto del gruppo. Dopo la giornata di test di ieri, disputati sul tracciato intitolato a Ricardo Tormo, tuttavia, i campanelli d’allarme sono suonati in maniera fragorosa. Sia il nativo di Nizza, sia Franco Morbidelli, hanno infatti ammesso come si attendessero decisamente di più dal nuovo motore giapponese.

Ha iniziato il pilota soprannominato “El Diablo” a sottolineare ai microfoni di Sky Sport la situazione in casa Yamaha: “Ho provato il nuovo telaio, il motore e fatto tanti giri con la nuova aerodinamica, ma sinceramente non ho notato quello step in avanti che avrei pensato e sperato. Nei fatti, il propulsore ha sviluppato la stessa velocità del GP di domenica e anche con il resto del pacchetto le sensazioni non sono state ideali. Dobbiamo capire i motivi per cui i riscontri sono stati questi e proiettarci al meglio al 2023“.

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Gli ha fatto eco anche “Franky”, al sito ufficiale della MotoGP: “Penso sia successo qualcosa di strano in questo giorno di test. Ci aspettavamo sicuramente un incremento maggiore a livello di motore, ma non è accaduto. Anzi, ad un certo punto mi sono fermato e ho proseguito il lavoro con il vecchio propulsore perchè mi sentivo meglio. In poche parole, quello che attendevamo, al momento non è arrivato”.

Facce preoccupate e attese, al momento, disilluse. Fabio Quartararo in primis confidava, e confida tuttora, che il suo nuovo motore in vista del 2023 possa compiere i passi in avanti promessi (che, tra le altre cose, lo avevano anche spinto al rinnovo di contratto con Yamaha) perchè, giova ricordarlo, ad inizio di ogni annata i propulsori vengono congelati e non si possono toccare fino alla stagione successiva. Il tempo stringe in maniera clamorosa in quel di Iwata. Fallire di nuovo la “missione motore”, potrebbe avere conseguenze pesantissime sul presente e sul futuro dell’intera scuderia.

Credit: MotoGP.com Press