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Formula 1

F1, Ferrari: è venuto meno anche il contentino della qualifica. Red Bull ormai superiore su tutta la linea

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“Sul ponte sventola bandiera bianca” cantava Franco Battiato in una delle sue canzoni più celebri. Parafrasando il Maestro, si può affermare che a “Maranello sventoli bandiera bianca”. La sessione di qualifica del GP di Abu Dhabi ha fatto venire meno l’ultimo baluardo rimasto alla Ferrari, ovvero la performance pura in qualifica. Red Bull ha sovrastato le Rosse anche sul giro secco, facendo capitolare la sola roccaforte rimasta al Cavallino Rampante.

Vero che anche in Messico e in Brasile la Scuderia non è neppure andata vicina a realizzare la pole position, ma bisogna tenere presente le dinamiche particolari delle due gare. Non stiamo neanche a ricordare cosa è accaduto a Interlagos, mentre sappiamo bene come il contesto di Mexico City fosse del tutto anomalo, poiché si correva a una quota di oltre 2.000 metri, dove qualcosa di poco chiaro è successo alle creature di Maranello (power unit depotenziata per evitare la rottura?). Ad Austin, viceversa, l’esito del sabato aveva recitato 1° Carlos Sainz, 2° Charles Leclerc.

Oggi, invece, ad Abu Dhabi non c’è stato il trucco dell’aria rarefatta o l’inganno della bandiera rossa che ha interrotto la qualifica propiziando l’arrivo della pioggia. È stata una sessione fair and square, nella quale Red Bull si è dimostrata indiscutibilmente superiore. È evidente come, a questo punto della stagione, conti praticamente zero. Però è l’ennesimo segnale di come Ferrari stia chiudendo il 2022 in totale disarmo, senza neppure cercare uno scatto d’orgoglio o qualche lampo, a certificare una parabola discendente sempre più marcata imboccata già sul finire dell’estate.

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Durante la pausa estiva, quando la situazione in ottica iridata era ormai compromessa, si pensava che il Cavallino Rampante potesse vivere quantomeno un autunno in cui si sarebbero ricercate delle proverbiali vittorie di Pirro che, per quanto fini a loro stesse, avrebbero rappresentato comunque dei successi. Invece non si è visto nulla di tutto ciò, bensì un rassegnato declino. Vedremo cosa accadrà domani in gara, magari la Dea Bendata aiuterà le Rosse mettendo fuorigioco entrambe le monoposto del Drink Team, oppure uno tra Charles Leclerc e Carlos Sainz tirerà fuori il proverbiale coniglio dal cilindro. Pragmaticamente parlando, però, l’eventualità appare molto improbabile. Verosimilmente, per i ferraristi la notizia migliore di domenica 20 novembre sarà la fine di questo sofferto Mondiale 2022.

Foto: LiveMedia/Florent Gooden/Dppi/DPPI