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Calcio, chi è Simone Pafundi: il classe 2006 in cui Roberto Mancini ha visto qualcosa di speciale

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Mentre tutte le nazionali si preparano per gli imminenti Mondiali in Qatar, l’Italia di Roberto Mancini è costretta a fare i conti con la triste realtà. Gli azzurri non si sono infatti qualificati per la rassegna iridata e quindi giocheranno due amichevoli nella prossima settimana per cercare di trovare il giusto feeling in vista di match più importanti. 

Per queste due partite sono stati convocati da Mancini diversi giocatori giovani, tra cui spicca sicuramente Simone Pafundi, trequartista classe 2006 in forza all’Udinese primavera. Per il nativo di Monfalcone si tratta ovviamente della prima chiamata nella nazionale maggiore, anche se nel maggio scorso era già stato chiamato per lo stage a Coverciano riservato alle giovani promesse.

Pafundi è un mancino naturale con un fisico brevilineo e un talento invidiabile. Il classe 2006 ha grandi abilità con la palla al piede e riesce a superare spesso l’avversario e potrebbe dunque diventare una pedina molto importante per l’Italia che verrà. 

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Simone è all’Udinese da diverso tempo, ovvero da quando, all’età di 8, fu notato dagli scout dei bianconeri che rimasero subito colpiti dalle doti del trequartista e decisero di metterlo subito sotto contratto. Nella scorsa estate il giovane talento azzurro ha firmato il suo primo contratto da professionista (con scadenza nel 2025) e poi si è messo in grande mostra in Primavera, trascinando i compagni alla promozione in Primavera 1 con i suoi sei goal e sette assist. Inoltre, ha anche esordito in Serie A il 20 maggio scorso contro la Salernitana. 

Anche quest’anno il nativo di Monfalcone ha iniziato benissimo con 3 gol e 6 assist in 9 partite disputate e tutto ciò ha fatto sì che arrivasse la chiamata da Mancini, oltre alle già quattro convocazioni per la prima squadra dell’Udinese (senza però mai entrare in campo). Ora sarà importante non mettere troppe pressioni a questo ragazzo, in attesa di scoprire con il tempo tutto il suo enorme talento. 

Foto: LaPresse