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ATP Finals 2022, Tsitsipas comanda un set, poi evapora: Rublev vince in rimonta e va in semifinale

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Andrey Rublev è il quarto semifinalista delle ATP Finals 2022. Il tennista russo si prende il secondo posto del girone rosso alle spalle di Novak Djokovic, battendo in rimonta Stefanos Tsitsipas per 3-6 6-3 6-2; partita che inizialmente sembra andare nel senso dell’ellenico, che da un certo punto della sfida in poi scompare dal campo lasciando strada al suo avversario, che affronterà Casper Ruud in semifinale.

Dopo i primi tre giochi interlocutori, l’equilibrio si spezza subito dopo. Da avanti 40-0, Rublev stacca la spina: due doppi falli e il russo entra in una spirale autodistruttiva fatta di errori e nervosismo, break preso e racchetta scagliata violentemente a terra ad inizio quinto gioco. Dall’altra parte Tsitsipas gioca in maniera divina, gestendo gli scambi come più gli aggrada, e chiude i conti in maniera agile che lasciano presagire ad una chiusura rapida.

Ma le cose iniziano a cambiare piano piano nella seconda frazione. Dopo una trentina di minuti vicina alla perfezione, il greco inizia a scendere di tono e non è più ficcante con la sua varietà di colpi, forse distratto dall’incessante dialogo dei suoi parenti all’angolo. Ce ne accorgiamo anche dal gesto di stizza del greco, che ad un certo punto tira una pallata verso il telo ai piedi dei suoi genitori con aria molto infastidita. Rublev se ne accorge e vede così uno spiraglio che sembrava inesistente fino a poco prima, e molla l’attacco nell’ottavo gioco, complice anche il primo vero passaggio a vuoto del suo avversario: break a 30, chiusura un po’ farraginosa ma che arriva.

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Chi si aspetta una partita combattuta nella terza frazione deve però rimanere deluso. L’energia del russo ha ormai pervaso il PalaAlpiTour, e anche il pubblico che lo aveva inizialmente beccato inizia a schierarsi dalla sua parte. Dall’altra parte Tsitsipas è evaporato, quello in campo è il suo fantasma: due break subiti nel terzo e nel lungo settimo gioco, e partita chiusa con il sorriso di Rublev.

Il problema di Tsitsipas è che, dopo un poetico primo set da 12 vincenti e nemmeno un errore non forzato, non è più riuscito ad essere in partita. Con il passare del tempo le sue variazioni non hanno più funzionato, senza trovare conforto dal servizio. Alla fine ha la meglio la potenza di Rublev, che mette a segno sì 22 errori contro i 12 del greco, ma mette in campo ben 36 vincenti.

Foto: LaPresse