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Tennis, Andreas Seppi si sfoga: “Volevo giocare a Firenze o Napoli, per la FIT wild card a uno che si ritira sarebbe stato uno spreco”

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Andreas Seppi si toglie qualche sassolino dalla scarpa. E lo fa in maniera veramente pesante. Ormai prossimo al ritiro (il suo ultimo torneo sarà il Challenger di Ortisei), l’altoatesino, che ha tenuto alto l’onore dell’Italia per quasi vent’anni con orgoglio, serietà e classe che gli sono stati riconosciuti da tutti, ha affidato a Instagram uno sfogo che non rimarrà certamente sotto traccia, vista la comprovata popolarità del tennista.

Seppi si è espresso in questo modo: “Mi sarebbe tanto piaciuto giocare in tabellone a Firenze o a Napoli per dare l’addio al tennis, purtroppo però la Federazione Italiana Tennis non me l’ha permesso, dicendomi che ‘dare la wild card a uno che si ritira sarebbe stato uno spreco’“.

L’ex numero 1 d’Italia e 18 del mondo non si esprime praticamente mai in questo modo, il che fa capire la portata delle sue parole. Era stato notato da più d’uno, nel momento in cui è stata resa nota la volontà di ritirarsi da parte di Andreas, la mancata wild card in terra partenopea; di certo, però, a questo punto farà discutere il come ed è indubbiamente attesa una reazione dagli ambienti federali.

Tennis, Andreas Seppi annuncia Ortisei come ultimo torneo

Non è la prima volta che Seppi si ritrova in difficoltà con gli ambienti della Federazione. L’episodio indubbiamente più famoso (ma ce n’è almeno un altro) è quello del 2010. Due anni prima si era scatenata la querelle con Simone Bolelli, reo secondo la FIT di aver rifiutato la convocazione in un Italia-Lettonia in favore della programmazione sul veloce asiatico, che aveva comunicato già molto tempo prima del rilascio delle convocazioni, con un terremoto durato quasi un anno.

Nel caso dell’altoatesino, nonostante avesse chiesto, dopo lo spareggio per il World Group contro la Svizzera nel 2009, di non essere chiamato, fu ugualmente convocato da Corrado Barazzutti contro la Bielorussia. Dovette scendere fino a Castellaneta Marina per colloquiare con l’allora capitano non giocatore, che lo definì “non idoneo”. Non giocò quel tie, e in Davis Seppi non si rivide più per un paio d’anni. Una scelta che fu poi giusta, perché quando tornò fu anche in grado di essere decisivo, come nel 2014 contro la Gran Bretagna (suo il punto decisivo contro James Ward). Dove? Proprio a Napoli, sulla Rotonda Diaz. E anche all’esordio in Davis, contro la Georgia (2004, c’era ancora Irakli Labadze), ebbe un quinto match vittorioso.

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