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Nuoto, Coppa del Mondo 2022: Thomas Ceccon e Nicolò Martinenghi, secondi posti di prestigio a Berlino

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Doppio secondo posto e una terza piazza che si vanno ad unire ai quattro podi italiani di ieri, nella seconda giornata della tappa di apertura della Coppa del Mondo di nuoto a Berlino. I podi portano la firma di Thomas Ceccon, secondo nei 50 dorso, di Nicolò Martinenghi, secondo nei 50 rana e di Leonardo Deplano, terzo nei 100 stile libero. Tante le gare di ottimo livello, tanti i buoni risultati ottenuti anche oggi dal contingente azzurro presente in Germania ma la palma della migliore in vasca spetta a Ruta Meylutyte che domina i 100 rana e torna sui livelli pre-abbandono dell’attività.

Serve un Nik Fink stellare per battere Nicolò Martinenghi nella finale dei 50 rana. L’azzurro trova una buona partenza ma si deve arrendere al campione del mondo in vasca corta che chiude con 25″86. Tempo di tutto rispetto, 26″12 per un Martinenghi non ancora al meglio della condizione e terzo posto per lo statunitense Whitley con 26″30. Niente finale per Federico Poggio che, dopo la squalifica di ieri nei 100, mette tutta la rabbia possibile in acqua ed ottiene il personale con 27″06 (migliorato di un centesimo rispetto al precedente) ma non sufficiente per evitare l’undicesimo posto e l’eliminazione in batteria.

Thomas Ceccon non riesce a doppiare la vittoria di ieri ottenuta nei 100 misti e si deve accontentare del secondo posto nei 50 dorso con un buon 23”22 alle spalle del rappresentante di Trinidad e Tobago Dylan Carter che riesce a bissare il successo ottenuto ieri nei 50 stile, con il tempo di 23”15. Terzo gradino del podio per il canadese Javier Acevedo con 23”24. Finale mancata per un soffio da Matteo Rivolta che, da qualche anno, si è scoperto anche dorsista di ottimo livello ed ha chiuso le batterie dei 50 con il nono tempo: 23″89 a un decimo dall’ottava piazza.

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Ancora un exploit per Leonardo Deplano, la cui crescita è sotto gli occhi di tutti. L’argento europeo dei 50 in vasca lunga, chiude al terzo posto i 100 stile libero con il tempo di 46″77 che è anche il suo nuovo record personale, alle spalle dell’ex campione olimpico, l’australiano Kyle Chalmers, primo con 45″88 e del francese Maxime Grousset con 46″38. Quinto posto per un Alessandro Miressi che ha faticato soprattutto nel finale chiudendo con 47″00. In batteria si era fermato, nonostante il quinto tempo assoluto, Thomas Ceccon con 47″32, sopravanzato di Miressi e Deplano. Il  quarto azzurro iscritto a questa gara, Stefano Di Cola, la cui gara di riferimento sono i 200 stile in programma domani, ha chiuso la sua batteria con il tempo di 48″91, piazzandosi al 44mo posto.

Quarto posto per Ilaria Cusinato nei 400 misti. L’azzurra resta sopra di 5 secondi al personale e chiude in 4’32″92. Vince la statunitense, due volte bronzo a Tokyo, Hali Flickinger con 4’30″36, seconda piazza per Abbie Wood con 4’31″60 e terzo posto per la canadese Bailey Andison con il tempo di 4’31″66. Alberto Razzetti ha concluso al quinto posto la finale dei 200 farfalla, gara di cui è campione del mondo in carica. Il ligure ha nuotato in 1’52″10, mentre la vittoria è andata al sudafricano Chad Le Clos che ha doppiato il successo di ieri nei 100 con il crono di 1’49″62, seconda piazza per lo svizzero Noè Ponti con 1’50″43, terzo Wang di Taipei con 1’51″04.

Ruta Meylutyte prosegue il suo percorso inarrestabile di ritorno al vertice della rana mondiale con una prestazione spettacolare nei 100 rana. La lituana gareggia per tre quarti di gara sui tempi del suo (e di Alia Atkinson) record del mondo e vince in 1’03″07, tempo di altissimo spessore. Secondo posto per la olandese Tea Schouten con 1’04″71, terzo per l’israeliana Anastasia Gorbenko con 1’04″96. Le due azzurre chiudono al penultimo e all’ultimo posto: settima piazza per Martina Carraro con 1’05″43 e ottavo posto per Lisa Angiolini con 1’05″52.

Ancora un ottavo posto per Silvia Di Pietro che riesce comunque a centrare la finale nei 50 farfalla e chiude ultima con 25″68. La vittoria va alla francese Beryl Gastaldello che si impone con 25″16 precedendo la connazionale Melanie Henique e la australiana Holly Barratt seconde a pari merito con 25″39. 

Il sudafricano Matthew Sates si conferma in grande forma e vince anche i 200 misti con il tempo di 1’51”64, distanziando nettamente il secondo classificato, l’ungherese Hubert Kos con il crono di 1’53”89, terzo il lituano Danas Rapsys con 1’54”49. Un pizzico di delusione per Alberto Razzetti, ancora lontano dalla migliore condizione, che non è riuscito a centrare la finale chiudendo al 13mo posto con 1’59″36. Meglio di lui è riuscito a fare Pier Andrea Matteazzi che ha nuotato in 1’59″00, anche lui fuori dai primi otto con l’unidicesimo crono.

Soluzione a sorpresa nei 100 dorso con la statunitense Beata Nelson che si aggiudica la finale con il tempo di 56″03 battendo la favorita canadese Kylie Masse con 56″32, terzo posto per la canadese Ingrid Wilm con 56″37. Secondo gradino del podio per Finale sfiorata anche dall’azzurra Silvia Scalia che ha nuotato in 57″74, a sei decimi dal personale, ma si è dovuta accontentare del decimo posto in batteria.

Nei 1500 stile libero la battaglia stellare tra Florian Wellbrock e Mykhailo Romanchuk, i due rivali storici di Gregorio Paltrinieri, premia il padrone di casa tedesco che vince lo sprint a due con il crono di 14’25”41, sopravanzando l’ucraino, secondo in 14’26”69. Terzo, staccato, il tedesco Schwarz con il tempo di 14’34”87.

Siobhan Haughey si conferma regina incontrastata dei 200 stile libero dominando letteralmente questa finale con il tempo di 1’51”36 a un secondo dal suo record mondiale. Seconda piazza per l’australiana Madison Wilson con 1’54”01, terzo posto per l’olandese Steenbergen con 1’54”47. 

Foto LaPresse