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MotoGP, pagelle GP Australia 2022: quanto piace il Bagnaia ragioniere! Disastro Quartararo, rinasce Marc Marquez

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Quanto ci mancava Phillip Island! La splendida pista che si affaccia sul Mare della Tasmania ci ha regalato un emozionante Gran Premio d’Australia, diciottesimo e terzultimo appuntamento del Mondiale di MotoGP 2022 che, a quanto pare, potrebbe avere scritto una pagina forse decisiva per l’intera stagione. Vince Alex Rins su Marc Marquez, ma Francesco Bagnaia con il suo terzo posto prende la vetta della classifica generale, sfruttando l’ennesimo errore di Fabio Quartararo. Andiamo, quindi, a consegnare le pagelle della gara “down-under”. 

LE PAGELLE DEL GP DI AUSTRALIA 2022 – MOTOGP

ALEX RINS (Suzuki) 10: che gara! Bentornato Alex e bentornata Suzuki! Si poteva immaginare che il lay-out di Phillip Island potesse esaltare la moto di Hamamatsu, così tanto però, era complicato da pensare. Sin dalle prima fasi si capisce che oggi “ne ha tanta”, risale rabbiosamente e inizia la battaglia per la vetta. Vetta che fa sua a pochi chilometri dal termine con un bellissimo attacco su Bagnaia, quindi nell’ultimo giro tiene dietro un mastino come Marquez. Non solo, distanzia il compagno Joan Mir (voto 3) di 23.4 secondi, non male! Che peccato, tra 2 gare la Suzuki dirà addio alla MotoGP…

MARC MARQUEZ (Repsol Honda) 9: il Cabroncito è tornato! Dopo la buona prova di Buriram, oggi poteva davvero vincere. Manca il successo per appena 186 millesimi, ma ci prova fino all’ultimo metro. Fisicamente si vede che sta bene, la moto sta crescendo e da ora in avanti non dovremo più dimenticarlo nelle previsioni per tappe e campionato. Impeccabile, mai una sbavatura o un rischio e su una pista simile non era certo semplice…

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FRANCESCO BAGNAIA (Ducati Factory) 8.5: mezzo voto in più per l’attenzione con la quale corre e gestisce ogni insidia. Parte male per un problema al sistema di start, quindi fa capire quale siano le sue intenzioni: stare più avanti possibile e gestire, per quanto possibile, le gomme. Missione compiuta alla grande, salvo nel finale cedere due posizioni. Un podio comunque importante e ora una solida vetta della classifica generale. Tornando con la mente alla caduta del Sachsenring sembra fantascienza!

MARCO BEZZECCHI (Ducati Mooney VR46) 8: un’altra gara di spessore per il romagnolo. Quarto e titolo di rookie dell’anno in un colpo solo, ed in entrambi i casi non certo per caso. Nelle fasi clou della corsa strizza l’occhio al successo, ma la gomme anteriore lo saluta e più che attaccare pensa al sodo. Un percorso di crescita davvero entusiasmante!

ENEA BASTIANINI (Ducati Gresini) 7.5: una delle gare più strane che si ricordino in MotoGP. Nella pancia del gruppo per lunghi tratti della prova australiana, sotto la bandiera a scacchi è addirittura quinto. Il “Re delle rimonte” sfrutta al meglio la doppia gomma hard e chiude a soli 557 millesimi da Rins. Se si fosse svegliato un paio di giri prima…! Il confronto con il vicino di box Fabio Di Giannantonio (voto 2) è davvero imbarazzante, pensando che il romano chiude a 39 secondi di distacco. 

LUCA MARINI (Ducati Mooney VR46) 7: come per il suo compagno di team, ennesima prestazione di alto livello. Conclude sesto a 688 millesimi dalla vetta, ma ormai non fa più notizia vederlo lassù. Un aspetto dato troppo per scontato…

JORGE MARTIN (Ducati Pramac) 5: parte dalla pole, gestisce al comando la prima metà di gara, poi sparisce come gli capita troppo spesso. Al sabato è uno dei top3 in assoluto, alla domenica deve crescere ancora parecchio…

ALEIX ESPARGARO’ (Aprilia) 5: a fine anno quando guarderà la classifica generale si mangerà le mani, senza mezzi termini. Ancora una occasione mancata. Gira in 1:29.793 (quasi record in gara) ma nelle battute conclusive si ritrova nono a 4.5 dal primo posto. Altri punti gettati per un sogno iridato che si sta trasformando sempre più in miraggio.

FABIO QUARTARARO (Yamaha Factory) 3: ancora una giornata nerissima per “El Diablo”. Parte alla grande, a razzo, e si mette subito alle calcagna del leader. Un idillio durato pochissimi secondi. Dopo una manciata di chilometri inizia a perdere colpi e posizioni. Piazza un primo pesante errore in curva 4 e quasi finisce a terra. Passano pochi minuti e la frittata è completata, scivolando amaramente in curva 2. Ancora uno “zero”, ancora errori pesantissimi. Un crollo verticale che, solamente 2 mesi fa, sembrava utopia.

ALEX MARQUEZ (LCR Honda) 2: un errore davvero inaccettabile. In curva 4 sbaglia il punto di staccata in maniera totale e travolge un incolpevole Jack Miller (voto 6.5). Lo spagnolo sta per chiudere un campionato 2022 che dire inadeguato è dire davvero poco. Confusione totale.

Credit: MotoGP.com Press