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Formula 1

F1, Horner al veleno sulla Ferrari: “Non vi basterebbe neanche se bruciassimo la galleria del vento”

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La Red Bull ha ricevuto una multa di 7 milioni di dollari e una riduzione del 60% del tempo da utilizzare per lo sviluppo della monoposto nella galleria del vento. Questa è la sanzione inflitta dalla FIA alla scuderia austriaca per aver violato il budget cap nel 2021, quando Max Verstappen si laureò Campione del Mondo grazie al decisivo sorpasso su Lewis Hamilton nel corso dell’ultimo giro dell’ultimo Gran Premio.

L’olandese ha conservato il titolo iridato, ma la polemica divampa perché le altre scuderie speravano in una penalità decisamente più massiccia. Il team principal Chris Horner è stato durissimo nelle dichiarazioni rilasciate durante il venerdì riservato alle prove libere del GP del Messico e ha provato a difendere l’operato della propria squadra: “Non è stato speso nemmeno un centesimo per lavorare sulle prestazioni della macchina; si è discusso dei costi del catering, che pensavamo fossero esclusi ma la FIA la pensa diversamente: quando abbiamo presentato il nostro documento eravamo al di sotto di 3.7 milioni rispetto al limite previsto. La penalità stabilita è enorme, draconiana e significativa, sia in termini finanziari che sportivi“.

Che penalità è stata data alla Red Bull e perché la F1 non ha fatto bella figura

Chris Horner ha poi voluto pungere la Ferrari. Non lo ho fatto in maniera diretta, non ha pronunciato il nome della Scuderia di Maranello ma il riferimento al Cavallino Rampante non era velato: “Aggiungo che la sanzioni non sarà abbastanza grande per voi (riferendosi ai rivali, ndr), nemmeno se bruciassimo la nostra galleria del vento sarebbe sufficiente“. La Ferrari aveva incominciato benissimo l’annata agonistica, poi è stata soppiantata dalla Red Bull e da Max Verstappen che si è confermato agevolmente sul trono. Qualcosa cambierà davvero nel 2023? Questa sanzione avrà effetti? Anche la Mercedes mastica amaro, visto che lo scorso anno perse il titolo all’ultimo istante e per un illecito acclarato commesso dagli austriaci.

Foto: Lapresse