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Calcio femminile, Milena Bertolini: “Una grande possibilità giocare contro il Brasile, necessario il confronto con squadre forti”

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Un esame. Oggi, a partire dalle 18.30 (diretta su Rai2), la Nazionale italiana di calcio femminile è attesa dall’amichevole contro il Brasile. Allo stadio “Luigi Ferraris” di Genova inizia un percorso quasi annuale che vorrà portare le azzurre ai prossimi Mondiali in Australia e in Nuova Zelanda nella maniera migliore, testando le proprie capacità al cospetto di compagini di rilievo internazionale. In questo caso, la squadra da affrontare è la n.7 del ranking FIFA, reduce dalla vittoria nell’ultima edizione della Copa América Femenina.

Milena Bertolini dovrà fare di necessità virtù perché per questa sfida le assenze saranno molte. Oltre a Sara Gama e a Barbara Bonansea, già non presenti nelle ultime uscite per i loro problemi fisici, si sono aggiunti altri nomi come quelli di Elena Linari, Lucia Di Guglielmo, Elisa Bartoli, Cristiana Girelli e Manuela Giugliano.

Per questo, la CT ha deciso di chiamare alcune giocatrici della selezione Under23 come Federica Cafferata della Fiorentina, Melissa Bellucci del Sassuolo, senza contare i ritorni in azzurro di Alice Tortelli e di Cecilia Salvai, convocata a distanza di tanto tempo dopo il brutto infortunio al ginocchio che l’ha tenuta lontana dalla Nazionale. Da segnalare anche le presenze di Michela Catena e di Elisa Polli che con Fiorentina e Inter in campionato stanno facendo molto bene.

Giocheremo in uno stadio ricco di fascino contro un avversario di assoluto livello, non vediamo l’ora che inizi la partita. Tra meno di un anno in Australia e Nuova Zelanda troveremo squadre di questa caratura: se vogliamo continuare a crescere dobbiamo necessariamente confrontarci con nazionali di primissima fascia. Pia Sundhage è un’allenatrice molto brava, portandola sulla propria panchina la federazione brasiliana ha fatto un grande acquisto. Nella rosa hanno giocatrici piene di talento, ma ora grazie a lei la squadra è migliorata molto anche dal punto di vista dell’organizzazione di gioco”, le parole di Bertolini (fonte: Figc).

Foto: LaPresse