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ATP Firenze 2022: Matteo Berrettini sconfitto da un incredibile Carballes Baena all’esordio

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Incredibile a Firenze, ma non nel senso sperato in chiave italiana. Matteo Berrettini, testa di serie numero 2 al PalaWanny, esce di scena già al secondo turno (che per lui equivale all’esordio). A causare il ribaltone è lo spagnolo Roberto Carballes Baena, alla miglior prestazione della propria carriera sul veloce. 5-7 7-6(5) 7-5 il punteggio finale in tre ore e 20 minuti, con il ventinovenne di Granada che, ai quarti, sfiderà lo svedese Mikael Ymer.

Carballes Baena inizia sbagliando parecchio: ciò consente a Berrettini di avere subito due palle break, ma il rovescio dell’azzurro non è dell’opinione di trasformarle. Di chance dell’1-0 ce ne sono quattro; sulla quarta lo spagnolo trova una grande volée bassa di rovescio. Il romano, nel game successivo, risale da 0-30, per poi trovarsi senza particolari difficoltà nel breve termine. Sul 3-3 Carballes Baena torna a commettere diversi errori; altra opportunità di break, brutta risposta del numero 2 d’Italia. Il sesto tentativo, colto con un passante facile, è quello buono: rincorsa non difficile verso una palla mal piazzata dall’avversario e 4-3. Come dire: quando si tratta di rete, qualche differenza c’è. Sul 5-3 arriva anche un set point, cancellato però da un rovescio che tocca appena la riga. Di chance di chiudere ne arrivano quattro, tutte non sfruttate, ma il peggio è che Matteo commette doppio fallo sulla palla del controbreak per l’iberico: 5-5. La restituzione arriva immediata, e con un Falco chiamato in modo maldestro da Carballes Baena su una palla ritenuta fuori e che, invece, è dentro. Di un’unghia, ma dentro. Stavolta è 7-5 per Berrettini dopo un’ora e 10 minuti.

Il secondo parziale qualche caratteristica del primo la mantiene: Berrettini riesce a scappare sul 2-0, Carballes Baena recupera grazie a un buon game contro il servizio vinto a 30 e con l’aiuto di una bella combinazione risposta-dritto. Calo piuttosto evidente da parte del romano, che finisce in un vortice negativo e, sul 2-3, sbaglia quattro dritti di fila. Il colpo principe del finalista di Wimbledon 2021 ritorna a funzionare e, con lui, si rivedono anche le chance di rientro (15-40); contemporaneamente, è l’omologo colpo dello spagnolo a perdere di precisione, regalando il controbreak a 30. Con un po’ meno brividi rispetto al set d’apertura si arriva al tie-break, che conferma un po’ l’andamento della partita in termini di errori. Ne capitano diversi, ed è Berrettini a sprecare davvero tanto. Dal 4-2 in suo favore, infatti, sono quattro gli errori gratuiti che lo fanno precipitare sotto 5-6, con set point da salvare sul servizio avversario. Ciò non riesce, dato che l’iberico riesce a giocare profondo: si va al terzo.

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Diversamente dai due set precedenti, il terzo comincia senza quella lunga serie di game incerti che si era vista. Per la verità, non ci sono brividi reali fino al 3-2; lì Berrettini riesce a procurarsi un’importante palla break e, su quella, trova una splendida difesa. Il punto sembra fatto da parte di Carballes Baena, ma il romano trova una gran difesa che costringe lo spagnolo a riprendere ritmo per giocare la volée di rovescio. Prima, però, arriva la scivolata, e questa è decisiva per il 4-2. C’è anche qui un importante fattore di rischio, che si chiama 0-30, ma il numero 2 d’Italia riesce a superarlo. Sul 5-3 30-0 lo spagnolo, invece, riesce a trovare gran soluzioni sia in difesa che in risposta, guadagnandosi una chance di rientro nel match. E se la va a prendere sfruttando ottimamente la seconda di servizio. Sul 5-5 arriva anche la palla break per andare a servire per il match in favore dell’iberico, che va a segno in virtù di un rovescio in rete. Bastano pochi minuti e la più grande sorpresa del torneo si materializza al PalaWanny, e non è bella per i colori italiani.

A vedere le statistiche, in alcuni casi, non sembra un match vinto da Carballes Baena, ma un match giocato molto su pochi dettagli, visto che il rapporto vincenti-errori gratuiti (28-30 per lo spagnolo, 52-29 per l’azzurro) è comunque sintomatico delle caratteristiche dei due. Conta, semmai, che Matteo riesca a ricavare, anche in virtù della grande continuità in risposta del suo avversario, il 38% dei punti con la seconda.

Foto: LiveMedia/Lisa Guglielmi – LivePhotoSport.it