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US Open, niente derby tra Sinner e Musetti agli ottavi. Come cambia il tabellone: si avvicinano gli spagnoli…

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Poteva esserci un gran bel derby negli ottavi di finale tra Jannik Sinner e Lorenzo Musetti. Non era la prospettiva principale, soprattutto visto il tabellone del toscano (per quello dell’altoatesino le preoccupazioni erano relative), ma l’opportunità è apparsa davvero a portata di mano. Ci si è messo di mezzo un Ilya Ivashka in ottimo stato, e il bielorusso, su questa superficie, non aiuta di certo lo stile di gioco del 2002 di Carrara. L’altoatesino, però, ha armi che, a sua volta, non piacciono al prossimo avversario.

Ivashka è l’ultimo dei giocatori non ricompresi tra le teste di serie in tutta la parte bassa del tabellone. Questo significa che, eventualmente, d’ora in poi sarà tutto complicato per Sinner. Del resto, però, è una cosa che bisogna aspettarsi: negli Slam non si va avanti per grazia ricevuta, ma perché si battono i migliori. E il prossimo di questi potrebbe essere Carlos Alcaraz: in tanti hanno segnato con la penna l’ipotetico scontro di quarti di finale, che potrebbe diventare realtà nel caso in cui l’azzurro portasse a casa il suo quarto incontro a New York e il murciano facesse lo stesso con il croato Marin Cilic. Quest’ultimo è teoricamente avversario più difficile di Ivashka, soprattutto negli Slam, ma i precedenti non sono a favore del vincitore degli US Open 2014, indietro 1-2 e soprattutto ancora non in grado di vincere un set contro il numero 3 del seeding sulla superficie che, in teoria, lo dovrebbe invece favorire.

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L’orbita, tanto per Sinner quanto per Alcaraz, è quella di Rafael Nadal. Il mancino di Manacor appare favorito per l’approdo in semifinale, anche se non è sembrato al top nella prima settimana (per quanto, nella storia del maiorchino, ciò conti il giusto). In totale esaltazione, l’americano Frances Tiafoe non ha ancora perso un set, è per la terza volta consecutiva agli ottavi e può contare sull’apporto del proprio pubblico. Certo, il fatto è che con il 22 volte vincitore Slam non ha mai racimolato un set e neanche mai più di quattro game in un singolo parziale.

Lo stesso lato di tabellone è occupato dalla sfida tra il britannico Cameron Norrie e il russo Andrey Rublev, con il primo decisamente favorito da due fattori: le relativamente poche energie spese finora e il fatto che Rublev, finora, si sia salvato per due volte al quinto set, prima all’esordio con il serbo Laslo Djere e poi, ancor più (anche se non ha mai dovuto fronteggiare match point), con il canadese Denis Shapovalov. Un quarto Norrie-Nadal, insomma, non sarebbe in alcun modo peregrino, e attenzione al semifinalista di Wimbledon, perché da allora arriva quasi sempre nelle fasi che contano dei tornei, sintomo di un’evoluzione ormai importante della sua traiettoria agonistica.

Foto: LaPresse