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US Open 2022, le semifinali: Alcaraz e Ruud a caccia della storia, Tiafoe vuol far sognare l’America, Khachanov per il rilancio definitivo

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Flushing Meadows freme per conoscere chi sarà il vincitore degli US Open 2022. Così come successo nelle ultime due edizioni, anche quest’anno sul cemento statunitense si vedrà per la prima volta un nuovo vincitore Slam; a differenza di quanto accaduto in passato, a New York si vedranno quattro semifinalisti inediti per la prima volta dal 1881, anno di debutto del torneo. Ma per la storia che si sta scrivendo, questo weekend potrebbe diventare la definitiva consacrazione di Carlos Alcaraz.

L’iberico ha una missione, quella di diventare il più giovane numero 1 della storia e di intascare il suo primo Major, che sarebbe la ciliegina sulla torta ad un 2022 da incorniciare. Non sono bastate le grandi prove di Marin Cilic prima e di Jannik Sinner poi, arresisi entrambi al quinto set dopo due combattutissime partite. Dall’altra parte della barricata ecco non solo un giocatore, ma gli interi Stati Uniti d’America.

Che rivedono finalmente speranza nell’eclettico Frances Tiafoe, titolare di un tennis esaltante ai massimi livelli e dotato di quella giusta dose di buona follia capace di infiammare le folle. Il successo su Andrey Rublev è figlio della grande vittoria su Rafa Nadal, e agli occhi degli americani questo ragazzone del Maryland è la speranza per interrompere un digiuno negli Slam che dura dal lontanissimo 2003, dal successo su questi campi di Andy Roddick. 

Anche nell’altra semifinale c’è un uomo in missione per il primo posto nelle classifiche mondiali. Parliamo del norvegese Casper Ruud (che entrerebbe nella storia dello sport nazionale dalla porta principale con un’eventuale vittoria), che ai quarti di finale ha malmenato Matteo Berrettini; ma in generale, l’attuale numero 5 del mondo ha messo in mostra un gioco molto migliorato sul cemento, apparendo solidissimo in tutti i fondamentali.

Dall’altra parte il russo Karen Khachanov, che dopo l’exploit a Parigi-Bercy 2019 sembrava aver imboccato la via di tennista da midfield, sempre con qualcuno davanti a lui per poter competere per i tornei che contano, a cui mancava sempre quel qualcosina in più per ambire ai traguardi più importanti. Almeno fino a prima di questi US Open, ed il successo contro Nick Kyrgios può averlo esaltato non poco.

Foto: LaPresse