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US Open 2022: Garcia-Jabeur e Swiatek-Sabalenka, tra ritorni e conferme nelle alte sfere

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Caroline Garcia, Ons Jabeur, Iga Swiatek, Aryna Sabalenka. Francia, Tunisia, Polonia, Bielorussia. Da una di queste quattro nazioni arriverà la nuova campionessa degli US Open 2022. E c’è già un fattore di certezza: nessuna di queste quattro ha vinto lo Slam americano in precedenza, e dunque un nuovo nome si succederà nell’albo d’oro di Flushing Meadows.

Ancora una volta, rinasce il discorso dei precedenti da prendere con la giusta dose di beneficio d’inventario. Tra Garcia e Jabeur, infatti, la numero 5 del seeding è avanti 0-2 nei confronti della transalpina. Quest’ultima, però, sta giocando letteralmente su un paio di nuvole, non una sola. E sembra tornata al tempo in cui era riuscita a issarsi fino al numero 4 del mondo, quel 2018 che era in realtà partito nel 2017 con la doppia vittoria a Pechino e Wuhan ed è proseguito con una grande costanza di risultati. Ora le due cose si stanno unendo: ci sono sia la costanza che le vittorie, come a Cincinnati s’è visto.

Dall’altra parte, Jabeur ha una sorta di missione in corso, anche se non sta esprimendo completamente il miglior tennis. Il fuoco è quello di una finale di Wimbledon che non è andata come nei suoi piani, ed è forse proprio quel che la spinge avanti a New York, oltre alle qualità tecniche. Che, poi, sono quelle con cui è stata storicamente in grado di mettere in crisi l’avversaria che sfiderà nel giovedì sera (venerdì notte per l’Italia) dell’Arthur Ashe Stadium. Se Garcia è una storia di potenziale ritorno con miglioramento nelle alte sfere, la tunisina è in cerca di una conferma, anche qui con innalzamento dell’asticella.

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Discorso simile, ma solo su quest’ultimo lato, si può fare per Sabalenka. La bielorussa, peraltro, è una sorta di sopravvissuta sportiva: nel secondo turno era sotto 6-2 5-1 contro l’estone Kaia Kanepi, e ora è al penultimo atto a confermare il risultato del 2021. Solo che, dall’altra parte della rete, c’è Iga Swiatek. E, dopo la vittoria alle WTA Finals 2021, nel 2022 sono arrivati i seguenti risultati a favore della polacca numero 1 del mondo: 6-2 6-3 a Doha (quarti, veloce outdoor), 6-2 6-2 a Stoccarda (finale, terra indoor), 6-2 6-1 al Foro Italico di Roma (semifinale, terra outdoor).

In sostanza, se nella semifinale che aprirà le danze sull’Arthur Ashe Stadium è legittimo aspettarsi dell’incertezza e, in qualche modo, anche una buona dose di lotta anche se è Garcia che parte favorita per forma e percorso, in quella che il programma lo chiuderà c’è una chiara favorita. Che, peraltro, è alla ricerca della prima affermazione Slam lontano dalla terra. Non servirebbe per legittimare il suo status di leader del ranking WTA, dato che ha sostanzialmente il doppio dei punti di vantaggio sulla seconda. Eppure lo legittimerebbe ancor di più, a dimostrare che, dopo l’uscita di scena di Serena Williams, la fine dell’era d’oro degli Anni 2000 e primi 2010 e, infine, il ritiro di Ashleigh Barty, c’è una figura sulla quale il circuito femminile si può appoggiare.

Foto: LaPresse