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Pattinaggio artistico: la sentenza sul caso Valieva dovrebbe arrivare ad ottobre

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Il caso legato a Kamila Valieva, talento russo di pattinaggio di figura che ha fallito nel mese di dicembre 2021 un test antidoping poi scoperto durante le Olimpiadi di Pechino 2022, è vicino alla sua conclusione. La sentenza infatti, salvo impedimenti, dovrebbe essere pronunciata nel mese di ottobre. A confermarlo è stata Veronika Longinova, Direttore Generale dell’Agenzia Russa Antidoping (RUSADA) attraverso la match Tv.

La procedura per l’elaborazione dei risultati è in corso – ha detto Longinova – Non possiamo fornire la data dell’annuncio dei risultati che orientativamente sarà per ottobre; sottolineo che l’indagine è stata svolta nei confronti del personale dell’atleta, compreso lo staff tecnico“.

Il Direttore ha poi nuovamente smentito, o meglio ha preferito non commentare, le ultime indiscrezioni (molto ribattute oltreoceano) secondo cui la RUSADA sarebbe in possesso di prove a dir poco schiaccianti, tanto da poter essere utilizzate addirittura come aggravanti: “Per quanto riguarda le informazioni che sono state trovate prove inconfutabili della colpevolezza dell’atleta, non posso commentare in alcun modo. Non ho idea da dove provengano queste informazioni“.

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Longinova ha poi ipotizzato la possibile pena nei confronti di Valieva nel caso risultasse colpevole: “Per quanto riguarda la possibile punizione, possiamo cercare nel codice WADA quali sanzioni sono previste per determinate violazioni. La durata standard del codice è di quattro anni. Ma il DAC può prendere decisioni diverse a seconda delle circostanze. In futuro, questa decisione può essere impugnata in diverse circostanze. Esistono regole speciali per la divulgazione di informazioni su una persona protetta (come nel caso della pattinatrice, ancora minorenne). Non posso ancora dire se verranno pubblicate informazioni su Valeva“.

Foto: LaPresse