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MotoGP, Fabio Quartararo: “Un inizio impressionante, il distacco dalle Ducati è oltre le migliori aspettative”

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Fabio Quartararo può essere fiducioso al termine dell’unica sessione di prove libere del venerdì del Gran Premio del Giappone, sedicesimo e quintultimo appuntamento del Mondiale di MotoGP 2022. Sul tracciato di Motegi, sul quale non si correva dal 2019 per le ben note vicende legate alla pandemia del Covid-19, il campione del mondo in carica ha concluso al terzo posto, dando ottimi segnali con la sua M1.

Sia sul time attack, sia sul fronte del passo gara, infatti, il pilota soprannominato “El Diablo” ha dimostrato di poter essere della partita sulla pista denominata Twin Ring. Il suo crono, 1:44.558, lo ha piazzato a soli 49 millesimi dalla migliore prestazione di Jack Miller, ed a soli 21 dal suo grande rivale Francesco Bagnaia.

La sua analisi del venerdì di Motegi inizia dalla peculiarità del programma: “E’ stata una giornata intensa con i 75 minuti della FP1, ma abbiamo fatto abbastanza bene nel complesso, il nostro ritmo non sembra male. Il distacco dagli altri è sorprendente perché sono stati molto veloci fin dal primo giro, mentre noi avevamo meno aspettative. È piuttosto difficile accelerare su questa pista contro la Ducati, ma sento che abbiamo fatto del nostro meglio. Il nostro risultato è impressionante”. (Fonte: Speedweek).

MotoGP, GP Giappone 2022. Francesco Bagnaia e Jack Miller 2° e 1° nella FP1, ma Fabio Quartararo è in scia

Il nativo di Nizza rassicura sulla sua condizione fisica dopo la caduta nel corso del primo giro della gara di Aragon: “Non ho risentito in maniera particolare delle abrasioni. Al via della sessione ero un po’ teso, sentivo un pizzico di dolore, ma con il passare del tempo mi sono abituato. Non ho avuto problemi nella guida e tutto è andato nel verso giusto”.

Domani il meteo parla di tanta pioggia in arrivo, con domenica che, invece, potrebbe puntare verso l’asciutto: “Dobbiamo valutare con grande attenzione quale gomma utilizzare in gara. All’anteriore se non pioverà non ci dovrebbero essere dubbi, mentre al posteriore non è facile da analizzare la situazione. La soft garantisce maggiori prestazioni, ma non sappiamo bene il degrado. La media sembra efficace, anche a livello di ritmo”.

Credit: MotoGP.com Press