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Italia-Belgio 3-1, Mondiali volley 2022: le pagelle delle azzurre. Quante difficoltà: Danesi, Pietrini e Bosetti le migliori

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L’Italia batte 3-1 il Belgio ma continua a soffrire in questa prima fase dei Mondiali 2022 di volley femminile. Le notizie buone ci sono ma non mancano anche quelle meno buone. Partiamo dal bicchiere mezzo pieno: se si vincono partite così difficili giocando così male è possibile che alzando l’asticella si possa davvero puntare in alto. L’Italia ha cuore e carattere. Si sapeva ma è sempre meglio averne conferma.

Non si vince a caso un secondo set in cui le avversarie ti annullano otto set ball di cui cinque consecutivi, non si vince a caso un terzo set in cui si annullano sei set ball alle rivali di cui cinque consecutivi. Pietrini sta bene e potrebbe anche partire titolare dalla prossima partita, Danesi è la miglior centrale vista in campo in tutto il Mondiale finora (e anche su questo c’erano pochi dubbi). Orro, i black out di Egonu e la poca continuità di Sylla le cattive notizie. Vediamo le pagelle delle azzurre.

PAGELLE ITALIA-BELGIO 3-1

PAOLA EGONU 6.5. Chiude con 31 punti all’attivo e sicuramente la sua non è una partita negativa ma commette tanti errori, a volte nel tentativo di strafare e, a differenza del solito, aggiunge un errore all’errore. Risultato: il black out che rischia di costare tantissimo ad una squadra che dipende tanto dalla sua finalizzatrice. Quando accende lo special (dal 24-19 del terzo set in poi) è la solita devastante e decisiva Egonu.

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CATERINA BOSETTI 7.5. La solita sicurezza. Anche nelle difficoltà riesce a non perdere la tramontana dopo un primo set oggettivamente negativo e sale in cattedra nei momenti decisivi, anche quando tutto sembra perduto. È sua la serie al servizio che permette la rimontona alle azzurre nel terzo set. Un faro che resta acceso e ben visibile anche nella tempesta.

ELENA PIETRINI 7. Il tempo di scaldarsi ed è fra quelle che permettono all’Italia di cambiare marcia dalla fine del terzo set. Ci mette fisico e cuore, centimetri e potenza e la sua presenza in campo è importante nell’economia del match.

CRISTINA CHIRICHELLA 6. Fatica, tanto, nella prima parte di gara. L’intesa con Orro tarda ad arrivare e quando le arriva qualche pallone giocabile in fast non riesce ad essere efficace, marcatissima da muro e difesa avversarie. Cresce strada facendo in attacco, non sempre decisiva a muro ma nella seconda parte di gara quantomeno sporca tanti palloni.

ANNA DANESI: 7.5. Senza i suoi muri staremmo parlando di un altro finale. Decisiva sulla scatenata Herbots. La mette in riga quando sembra inarrestabile e sale di tono anche in attacco nel corso del set, trovando i varchi e i colpi giusti in primo tempo. Chiude con 16 punti, insostituibile.

MONICA DE GENNARO: 7. Anche per lei una gara in crescendo. Soffre soprattutto in difesa, per lunghi tratti del match, non riuscendo a trovare la chiave per limitare Herbots e Van Gestel, poi cambia marcia e risulta come sempre utilissima alla causa.

ALESSIA ORRO 5. Precisione, scelte, tattica. Per i primi tre set sbaglia tutto quello che può sbagliare in questi tre aspetti e per fortuna riesce a fare qualcosa di buono in battuta e a muro. Sembra bloccata, cerca soluzioni che nemmeno le compagne comprendono. Si risolleva e gioca un buon quarto set ma le sensazioni al momento non sono buonissime

MYRIAM SYLLA 5.5. Positiva in ricezione nei primi due set, quando le belghe la cercano in battuta con grande frequenza, cala progressivamente l’efficacia in attacco e alla fine esce perchè non è una grande idea tirare forte a filo rete sulla giocatrice di muro più alta.

Foto: FIVB