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Formula 1

F1, Toto Wolff: “Risposta buffa di Horner, in gioco ci sono anche i Mondiali 2022 e 2023”

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Un clima particolarmente teso e non poteva che essere altrimenti. Il paddock di Singapore, sede del 17° round del Mondiale 2022 di F1, si è focalizzato decisamente poco sui riscontri del day-1 in pista e molto su quanto accaduto fuori. Il riferimento è alla notizia, poi confermata dalla FIA, di un’inchiesta riguardante alcuni team che non avrebbero rispettato il tetto di spesa, andando oltre le disponibilità imposte nel campionato dell’anno passato.

I nomi di Red Bull e Aston Martin sono quelli riportati su fonti di informazione autorevoli, con la scuderia di Milton Keynes che sarebbe andata oltre i 5 milioni di spesa. A questo proposito, il Team Principal della squadra anglo-austriaca, Christian Horner, ha cercato di minimizzare la cosa, evidenziando come il regolamento sia nuovo e di complicata attuazione.

Interrogato da Mara Sangiorgio (Sky Sport F1 Italia) sul tema, Toto Wolff, Team Principal della Mercedes, non le ha mandate a dire: “Non si tratta solamente di 2021. Qui sono in gioco anche il 2022 ed il 2023, i milioni che Red Bull ha speso e che non poteva spendere hanno sancito il confine tra vittoria e sconfitta. Hanno sempre adottato questa strategia, anche nel 2022, sono preoccupato per la credibilità della Formula 1 della Federazione stessa, dal momento che a Milton Keynes potrebbero essersi messi in una posizione di vantaggio anche per il 2023. Qui non si tratta di zone grigie del regolamento, si tratta di milioni spesi irregolarmente. Una multa di cinque milioni a Red Bull? Se Mercedes e Ferrari sanno di poter infrangere le regole e vincere pagando sanzioni, vi garantiamo che agiremo nello stesso modo. Ci sono regole finanziarie rispettare, tutto questo è inammissibile“, le considerazioni del manager austriaco.

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Successivamente, ai microfoni di Sky Sports UK, Wolff ha aggiunto sulla risposta di Horner: “È buffo che Christian dica questo, perché sono settimane e mesi che si indaga su di loro, forse non parla con il suo direttore finanziario. Tutti noi siamo stati sottoposti a un’indagine accurata e, per quanto ne sappiamo, c’è un team che ha commesso una violazione minore, che è di tipo procedurale, e un altro team che ha commesso un eccesso massiccio. Quindi, questo è un segreto aperto nel paddock. La FIA ha istituito una governance molto solida. In questo caso, si riceverà un certificato di conformità e se non si è in regola, si dovrà pagare per il tetto dei costi. Poi si passa al pannello di valutazione del cost cap, composto da giudici indipendenti, che può scegliere la sanzione più appropriata tra quelle disponibili. Se hanno superato il limite nel 2021, allora lo avranno fatto nel 2022. Ciò significa avere un vantaggio fino al 2023“.

A questo punto non resta attendere il giudizio della FIA che, a quanto pare, ci sarà la prossima settimana.

Foto: LiveMedia/Alessio De Marco