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Ciclismo: si chiude lo splendido anno iridato di Elisa Balsamo. Ora si vola in Australia per un nuovo sogno

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Con la quinta ed ultima tappa della Challenge by la Vuelta, si è chiuso ufficialmente il primo anno di Elisa Balsamo da Campionessa del Mondo. L’azzurra l’ha chiuso nel migliore dei modi, imponendosi come solo lei è capace nella capitale spagnola, baciando l’iride che ha portato sulla maglia negli ultimi 365 giorni.

La stagione di Balsamo, come sempre accade per chi porta quella maglia, è stata sin da subito scrutinata e analizzata nel minimo dettaglio, esercizio che ora faremo anche noi, prima che la cuneese possa provare a ripetere l’impresa compiuta lo scorso anno in Belgio.

Partiamo prima dai numeri. Da Campionessa del Mondo l’atleta della Trek Segafredo ha vinto la bellezza di 10 corse a cui vanno aggiunti anche sette secondi posti (di cui ben sei dietro alla neerlandese Lorena Wiebes). Il primo sigillo con l’iride sul petto Balsamo l’ha messo già nella scorsa stagione, appena 15 giorni dopo il Mondiale, quando riuscì ad imporsi nell’ultima tappa del Women’s Tour, in Gran Bretagna.

Il 2022 si è aperto subito col botto, con un successo straordinario alla Setmana Valenciana, primissima corsa del suo programma stagionale. Dopo il quarto posto alla Omloop e una Strade Bianche sfortunata, Balsamo ha reso assolutamente indimenticabile la sua stagione delle Classiche. Tre vittorie consecutive, tre successi in appena 7 giorni, in un momento di forma pazzesco.

Prima il Trofeo Alfredo Binda, da sempre una delle corse più prestigiose del circuito femminile, poi la Brugge-De Panne ed infine la ciliegina sulla torta con la splendida vittoria alla Gent-Wevelgem. Una settimana in cui è stata imprendibile per tutte, esplosiva nello sprint, sempre attaccata alle migliori in salita e sempre posizionata nel migliore dei modi in gruppo.

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Dopo la squalifica alla Parigi-Roubaix per essere stata trainata dall’ammiraglia, momento forse più basso di una stagione esaltante, Balsamo è tornata al successo al Tour de Suisse, dando vita ad un altro passaggio straordinario della sua stagione. Un Campionato Nazionale dominato le ha permesso di vestire anche il tricolore, altra maglia prestigiosissima che, egoisticamente, speriamo di non vedere mai perchè sempre nascosta anche nel prossimo anno sotto l’iride.

E poi ancora le due vittorie al Giro Donne con tanto di Maglia Rosa vestita in apertura. Altri sogni che si avverano per la cuneese, altri obiettivi raggiunti in quella che è già una splendida carriera, nonostante i soli 24 anni. Nulla cambiano nella valutazione le piccole delusioni al Tour de France Femmes ed all’Europeo, in cui c’è stata sempre una Wiebes di troppo.

La vittoria a Madrid chiude dunque un cerchio di una stagione che già sarebbe stata indimenticabile per un’iride riportato in Italia dopo 11 anni, ma che Elisa Balsamo ha reso meravigliosa grazie al suo enorme talento ed alla gioia che emana ogni volta che sale in sella. In Australia l’azzurra avrà la possibilità di regalarsi e regalarci un nuovo sogno. Avrà alle sue spalle una nazionale fortissima ed una nazione che spinge per lei.

Foto: Eurosport