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Boxe: Canelo Alvarez e Gennady Golovkin, la terza sfida vista dal passato

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Ne manca solo uno, in linea teorica, di risultato tra Canelo Alvarez e Gennady Golovkin per completare una specie di trilogia ideale. Una prospettiva difficile, se non altro perché, rispetto al kazako, il messicano è dato per chiaro favorito sulla base di numerosi fattori, non ultimo una fase della carriera particolarmente fulgida.

Eppure, solo cinque anni fa la questione non era messa in questo modo, anzi. Il 16 settembre 2017 fu criticatissimo il verdetto di parità tra i due, arrivato tramite i seguenti cartellini: 118-110 Canelo, 113-115 GGG, 114-114. In molti si sono affrettati a considerare Golovkin quale danneggiato della situazione, in quanto era stato particolarmente visto come vincitore del confronto. Una ragione valida esisteva: aveva fatto molto di più, con 703 pugni tentati di cui 218 mandati a segno, per una percentuale del 31%, mentre Canelo era sì al 33%, ma con un dato di 169/505.

Su Adalaide Byrd, che assegnò il 118-110 al messicano, si abbatté una serie di commenti come a dubitare della serietà del suo giudizio. In effetti, Canelo era partito meglio, più convinto, solo che Golovkin riuscì a girare presto le sorti del combattimento, risultando complessivamente più efficace con la potenza e, soprattutto, nel secondo e terzo minuto di ogni round nelle fasi centrali. Al messicano riuscì di rimettere la barra dritta dalla decima ripresa in poi e tanto bastò per creare le condizioni di parità.

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Il rematch fu inevitabile, e fu programmato per il 15 settembre 2018 in quello che è diventato il loro luogo abituale di ritorvo, la T-Mobile Arena di Paradise, nel Nevada. Stavolta i giudici furono molto più vicini nel giudizio, e sostanzialmente concordanti. Solo che uno rilevò un altro 114-114, gli altri due, invece, chiamarono un 115-113 a favore di Canelo, che stavolta riuscì a prendersi le cinture WBA, WBC e IBO dei supermedi. Anche in questo caso ci furono polemiche: dei 18 media sul posto che tenevano i cartellini, 10 erano favorevoli a Golovkin, 7 indicava parità e uno era favorevole a Canelo.

La misura dell’incertezza si poteva evincere dal fatto che soltanto alla nona ripresa tutti i giudici si sono trovati d’accordo su uno stesso punteggio (87-84 per il messicano). Diventato più aggressivo, Alvarez lo fece chiaramente vedere nei primi due round, con i secondi due diventati poi più tesi a favore di GGG. L’andamento sembrò essere quasi inverso rispetto all’anno precedente, con decima e undicesima ripresa di successo per Golovkin, ma Canelo fu altrettanto incisivo nell’ultima, prendendosi la vittoria. Questi furono i dati di pugni a sgno: 202/622 Alvarez (33%), 234/879 Golovkin (27%).

Foto: LaPresse