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Basket, Europei 2022: la Serbia fa paura. Jokic immarcabile, Micic e Kalinic spine nel fianco

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Continuano incessanti i confronti in questi anni tra Italia e Serbia. E gli azzurri, in più di un’occasione, hanno dato fastidio alla squadra ora allenata da Svetislav Pesic, uno che dalle nostre parti è stato (a Roma dal gennaio del 2005 alla fine della stagione 2005-2006). C’è però un fattore importante: i serbi non sono solo favoriti, ma hanno anche un roster di grande qualità, sebbene sia costretto a fare a meno di Nemanja Nedovic che il suo Europeo l’ha finito.

La superstar è ovviamente Nikola Jokic, MVP di tutta la NBA nelle annate 2020-2021 e 2021-2022. Un centro come praticamente non ne esistono, un autentico passatore di livello incastonato nel corpo di un uomo davvero dominante, che in questa rassegna continentale ha già fatto capire di essere in una forma adeguata al contesto. 19.6 punti di media, 68.4% totale dal campo, 74.5% da due, 88.9% in lunetta, 9.4 rimbalzi, 2 stoppate e soprattutto 29.8 di valutazione. Sono i dati per partita di un giocatore che, in quest’ultima statistica, ha davanti solo Giannis Antetokounmpo e l’ormai eliminato Sasha Vezenkov, che ha ottenuto quelle cifre perché unico giocatore di reale livello della Bulgaria con tutto quel che ne consegue.

L’Italia potrà ben poco, molto probabilmente, per fermare Jokic, e ha ancora meno soluzioni tattiche in questo senso senza Danilo Gallinari, che avrebbe potuto fare qualche minuto in difesa su di lui. Ma ci sono anche altri protagonisti: uno è senz’altro Vasilije Micic, 14.6 punti a partita e il 36.4% da tre punti, ma anche 7.4 assist di media che fanno capire quanto sia importante il suo ruolo nel far girare la palla. E contro la Polonia è rientrato anche Nikola Milutinov. Lo ha fatto con grande veemenza: 16 punti per il centro che può far dormire sonni tranquilli, per buona misura, a Jokic.

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Va poi considerato Nikola Kalinic, del quale, oltre ai 10.8 punti ad allacciata di scarpe, fa impressione la mostruosa percentuale da tre: 63.2%, 12/19. Non potrà tenere questo ritmo per tutto il torneo, ma è evidente come si parli di uno che sa come costruirsi un tiro oppure come fare in modo che gli si creino le condizioni ideali. Non sta brillando troppo Vladimir Lucic (7 punti a gara), soprattutto perché è il rendimento da tre a essere problematico.

Per dare un’idea della profondità della Serbia, basti dire che nessuno, finora, ha una media minuti giocati superiore ai 25.8 di Jokic. Accade così che Marko Guduric, poco più di 10 punti di media al Fenerbahce, qui possa fare quasi lo stesso (9.2), e ci sono anche diversi ulteriori giocatori che qui Pesic si può permettere di far giocare pochi minuti. Tra di loro c’è un altro ex dei parquet italiani, Dusan Ristic, visto a Brescia nell’annata 2020-2021.

Foto: fiba.basketball