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Basket, Europei 2022: Italia-Serbia è come scalare l’Everest. Come provare a ripetere il capolavoro di Belgrado

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Ha preso il via ieri la fase ad eliminazione diretta degli Europeo di pallacanestro 2022 alla Mercedes-Benz Arena di Berlino. L’Italia di coach Gianmarco Pozzecco ha ottenuto l’obiettivo minimo del suo percorso continentale superando il proprio girone casalingo, ma il quarto posto ottenuto l’ha costretta ad un accoppiamento davvero ostico con la Serbia, una delle favorite assolute per il massimo alloro.

Non siamo noi a scoprire che il roster di Svetislav Pesic, coach visto anche alle nostre latitudini quando guidò la Virtus Roma fino alle prime battute della stagione 2006/2007, sia pieno zeppo di talento: cinque vittorie in fila con uno scarto medio di 21 punti rifilati agli avversari e il due volte MVP della NBA Nikola Jokic dei Denver Nuggets come faro, autore fino ad ora di 19,6 punti e 9,4 rimbalzi ad allacciata di scarpe.

Un match che appare dunque senza storia per gli azzurri, ma doveva essere così anche nel luglio 2021, quando le due selezioni si affrontarono a Belgrado per giocarsi l’accesso alle Olimpiadi di Tokyo. Fu una delle serate più luminose della storia recente della pallacanestro azzurra: anche allora la squadra allora di Meo Sacchetti era senza le sue cosiddette star, trovando forza da un Achille Polonara cecchino dall’arco con 6/8 da tre punti e le grandi prove di Nico Mannion e del solito Simone Fontecchio.

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Certo, ai tempi la Serbia non aveva Jokic, ma presentava comunque un roster da far girare la testa, con un certo Milos Teodosic a guidare l’attacco e Boban Marjanovic, uno che a livello Fiba fa eccome la differenza, sotto le plance. L’Italia giocò quel match senza timori reverenziali, a viso aperto e ad alto ritmo, totalizzando 102 punti contro i 95 degli avversari; ci vorrà un’altra partita con la stessa faccia tosta di quel 4 luglio 2021 per poter sognare l’accesso ai quarti di finale.

Foto: LaPresse