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Tennis, parla il coach di Giulio Zeppieri: “Ha grandi qualità e in Italia c’è una sana competizione interna”

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Grinta e qualità. Giulio Zeppieri ha stupito tutti a Umago, conquistando sulla terra rossa croata la prima semifinale della carriera nel massimo circuito internazionale. Lo si attendeva da tempo il classe 2001 nativo di Latina perché le capacità erano non comuni, ma qualcosa nel suo percorso di crescita si era arrestato.

Disputando un percorso parallelo al suo grande amico, Lorenzo Musetti, il destino riservò a Giulio proprio l’incrocio con Lorenzo nel 2019 e fu il toscano a prevalere con il punteggio di 6-2 6-4. Stagione nella quale arrivarono la vittoria nel torneo M25 di Santa Margherita di Pula e la Finale a Pontedera, con sconfitta da Enrico Dalla Valle.

Nel 2020 Zeppieri fu assiduo frequentatore dei Challenger dove raggiunse i quarti nel torneo Gran Canaria e, in tabellone in qualità di wild card nel Sardegna Open, fu sconfitto dallo sloveno Aljaz Bedene al tie break del terzo set dopo oltre due ore e mezzo di gioco.

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Ci si attendeva il salto di qualità nel 2021 e la vittoria nel torneo di Barletta sembrava confermare questo trend. Qualcosa però nella testa non andava e l’episodio del 1° maggio cambiò molte cose. Ci si riferisce alle minacce verbali rivolte al giudice di sedia, al termine del quarto di finale perso contro l’argentino Juan Manuel Cerundolo nel Challenger di Roma del circolo Garden. “Vuoi litigare? Vieni fuori dal campo se hai le palle, che ti ammazzo!“, le parole di Zeppieri.

Una brutta storia che portò a un’attenta riflessione da parte di Giulio, che decise di cambiare molto della sua vita e di lasciare il suo storico allenatore Piero Melaranci, affidandosi a Giuseppe Fischetti. Aveva bisogno di discontinuità e la collaborazione ha dato il via alla scalata:

– Qualificazioni agli Internazionali d’Italia

– Qualificazioni al Roland Garros

– Quarti di finale al Challenger di Perugia

– Quarti di finale al Challenger di Parma

– Semifinale nell’ATP Umago

Ai microfoni di SuperTennis, Fischetti ha svelato alcuni particolari del lavoro iniziato nel mese di febbraio: “Tanto lavoro con lui e siamo sulla strada giusta. Le qualità sono evidenti, ma senza il sacrificio non si va da nessuna parte. L’ha compreso e si può dire che la concorrenza interna sia uno stimolo importante. L’amicizia con Lorenzo Musetti e i risultati che ha ottenuto hanno rappresentato per Giulio un qualcosa per scuotersi e sacrificarsi. Quanto conquistato a Umago non è una sorpresa se rapportato a come sta lavorando“, ha affermato il coach.

Ritroveremo Zeppieri la prossima settimana nel Challenger di San Marino prima della partenza per gli Stati Uniti dove una numerosa truppa tricolore (ben 19 giocatori) andrà a caccia del pass per il tabellone principale degli US Open e il nativo di Latina ha questo target.

Foto: LaPresse