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Tennis, Adriano Panatta: “Il gioco di Sinner e Alcaraz non mi emoziona, ma io sono vecchio”

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Adriano Panatta è stato intervistato da Giorgio Burreddu del Corriere dello Sport ed ha parlato, tra gli altri argomenti toccati, dei principali interpreti del tennis italiano e mondiale, commentando le differenze di gioco tra Musetti, Fognini, Berrettini, Sinner ed Alcaraz.

Sulle caratteristiche dei diversi azzurri protagonisti: “Musetti ha più soluzioni, ha una bella mano. Come ce l’ha ancora Fognini. Berrettini è classico, anzi classico-moderno, servizio-dritto: fa male quando tira. E Sinner dritto e rovescio li gioca bene, benissimo. Deve imparare ad ammorbidire la palla, ma ha tempo davanti a sé. Però quando lo vedo giocare come domenica contro Alcaraz, due che tirano a duecentocinquanta orari da fondo campo, è un tipo di gioco che non fa per me, ma io sono vecchio“.

Sul tipo di gioco di Jannik Sinner: “Non è che non mi piaccia Sinner, anzi. Lui è uno che ha una testa di prim’ordine, sta lì anche se perde. Ha gli attributi. E’ il tipo di gioco che non mi piace, non mi emoziona, giocano a una velocità pazzesca, toglie la fantasia, non hai tempo di pensare, è un gioco più veloce e violento, meno raffinato, magari la raffinatezza è quella e io ho un concetto diverso. Sono un dinosauro“.

Gli aspetti su cui dovrebbe lavorare Carlos Alcaraz: “Un giocatore in certi momenti deve essere incudine e in altri martello. Quando sei incudine ci vuole umiltà. Nadal e Djokovic sono due che sanno fare l’incudine. Magari perdono, ma stanno lì finché il temporale passa. Alcaraz deve avere l’umiltà di starci: non ti puoi offendere se uno gioca meglio o gli riescono i colpi“.

Foto: LiveMedia/Marco Todaro