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MotoGP, 8 gare al termine del Mondiale. Quali piste saranno favorevoli a Bagnaia e Quartararo

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Il Gran Premio di Gran Bretagna è ormai passato agli archivi e a questo punto mancano otto tappe al termine del Mondiale MotoGP 2022, che si concluderà il prossimo 6 novembre con il gran finale di Valencia. Il trionfo odierno a Silverstone ha aumentato le quotazioni di Francesco Bagnaia, che ha approfittato del passaggio a vuoto del leader Fabio Quartararo per portarsi a -49 dalla vetta del campionato. 

Un gap ancora importante ma non definitivo, nel caso in cui “Pecco” dovesse infilare una buona striscia di vittorie senza più sbagliare nulla da qui a fine anno. Andiamo dunque a proiettarci verso i prossimi appuntamenti per capire quali piste potranno essere favorevoli a Bagnaia e Quartararo, senza dimenticarci ovviamente del secondo classificato nella generale Aleix Espargarò (a -22 dalla testa).

Tra due settimane il circus farà tappa in Austria sul Red Bull Ring di Spielberg, modificato per l’occasione con l’introduzione di una chicane sul rettilineo in salita che portava da curva 1 a curva 2. Una novità che snatura almeno in parte il circuito e che potrebbe strizzare l’occhio al Diablo, considerando l’handicap motoristico della Yamaha nei confronti delle altre case. Con il nuovo lay-out, i due rivali potrebbero giocarsela alla pari.

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Discorso simile anche per Misano (2-4 settembre), teatro l’anno scorso di un bellissimo duello per la vittoria tra i due competitor in cui ha avuto la meglio il centauro Ducati grazie ad un ultimo giro mozzafiato. Pecco si trova davvero molto bene sul tracciato romagnolo e potrebbe essere leggermente favorito, ma anche Quartararo in passato è sempre andato forte in quel contesto.

A metà settembre (16-18), nell’ultima prova europea prima della trasferta asiatica, si profila invece all’orizzonte una grandissima chance per tutti gli avversari del francese in campionato. Il MotorLand di Aragon rappresenta forse il lay-out più indigesto dell’intero calendario per la M1 e per Fabio, che ha ottenuto due ottavi posti ed un piazzamento fuori dalla zona punti nelle sue ultime tre apparizioni sul tracciato iberico. Al contrario, Bagnaia ha vinto proprio lì nel 2021 la sua prima gara nella classe regina.

La riscossa Yamaha potrebbe poi arrivare a Motegi (23-25 settembre) nel GP del Giappone, su una pista in cui un grande staccatore come Quartararo può esprimersi al meglio, anche se Ducati sta dimostrando di poter essere competitiva ovunque anche per il gradino più alto del podio. Successivamente si volerà in Thailandia, su una pista che nel 2019 vide un bellissimo scontro tra Marc Marquez (vincitore in volata) ed il rookie Fabio Quartararo. I lunghi rettilinei di Buriram dovrebbero però consentire a Bagnaia di battagliare là davanti grazie alla potenza del motore Ducati.

Terzultimo round del campionato previsto sui saliscendi del circuito di Phillip Island, che potrebbe essere teatro di una gara di gruppo sulla carta sfavorevole a Quartararo (sempre per il discorso legato alla velocità di punta della M1). Pecco dovrà essere in grado di raccogliere tanti punti anche in queste situazioni, quando magari non ha il potenziale per scappare via e trionfare in solitaria.

Fattore meteo che rischia di risultare determinante come ci insegna il passato a Sepang, spesso e volentieri caratterizzata da weekend variabili dal punto di vista atmosferici. Bagnaia in MotoGP non ha quasi mai brillato sul bagnato, mentre il transalpino della Yamaha è cresciuto tanto e quest’anno è addirittura arrivato 2° in Indonesia. Bilancia che pende decisamente verso Borgo Panigale invece per quanto riguarda l’ultimo atto di Valencia, prendendo in considerazione la tripletta Ducati del 2021 con Pecco in trionfo e Quartararo 5° lontano dal podio.

Credit: MotoGP.com Press