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Enrico Casella: “Gli argenti potevano essere ori. Quando una Nazione domina… L’infortunio di Asia ha destabilizzato”

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L’Italia ha concluso gli Europei 2022 di ginnastica artistica conquistando tre medaglie d’argento nelle Finali di Specialità: Alice D’Amato beffata per 33 millesimi dalla tedesca Ellie Seitz alle parallele asimmetriche, Martina Maggio battuta all’ultimo da Jessica Gadirova al corpo libero (verdetto discutibile) e Asia D’Amato al volteggio, infortunati però sul secondo salto. Con il bronzo di Angela Andreoli al quadrato, la nostra Nazionale ha vinto il medagliere al termine di una rassegna continentale condita dai trionfi nella gara a squadre e nel concorso generale individuale per mano di Asia D’Amato.

Il DT Enrico Casella ha analizzato la situazione attraverso i canali federali: “Come capita sempre nelle finali per attrezzo, quando ci sono nazioni dominanti come siamo stati noi nei giorni precedenti, è quasi normale che le avversarie provino a conquistare i loro spazi e che le giurie siano inconsciamente propense a premiare questo sforzo. Lo dico senza polemica. L’argento alla parallela poteva essere un oro, idem al corpo libero. Ma ci sono pure le rivali, non è che siamo qui da soli. Abbiamo preso medaglie ovunque, eccetto alla trave”.

Ginnastica artistica, Europei 2022: l’Italia conquista 4 medaglie nelle Specialità, sfuma l’oro, infortunio D’Amato. Podi e risultati

Il tecnico bresciano si è soffermato su quanto è successo ad Asia D’Amato: “L’infortunio di Asia ovviamente ci ha destabilizzato. Alice in lacrime prima di fare la parallela perché non sapeva le condizioni della sorella, loro sono molto legate. Martina chiamata in fretta e in furia a fare il cambio, tra documenti da firmare e corse nelle palestre del warm-up. Anche qui si è visto il gruppo, che esce fuori quando le cose vanno male, non quando tutto fila liscio. Oggi è stata una giornata complicata. L’antidoping di Alice, le altre ginnaste da seguire, io mi sono pure ritrovato sul podio del volteggio, perché gli organizzatori non volevano lasciare il posto vuoto. Credo non sia mai capitato che l’allenatore prendesse la medaglia al posto della ginnasta infortunata. Vi assicuro che, sia io sia Asia, ne avremmo volentieri fatto a meno. Insomma, con Marco Campodonico, Monica Bergamelli, Salvatore Scintu e i tecnici delle junior, Mauro Di Rienzo e Tiziana Di Pilato abbiamo avuto il nostro bel da fare. Un infortunio durante una gara è sempre un problema”.

La situazione di Asia è comunque tutta da valutare, Enrico Casella non si è nascosto dietro un dito e ha già lanciato la volata verso i Mondiali, ormai distanti soltanto un paio di mesi: “Adesso valuteremo a Brescia l’entità del danno e i tempi di recupero. Poi faremo le considerazioni del caso in vista dei Mondiali. A Liverpool vogliamo recitare un ruolo da protagonisti comunque. Non è sufficiente essere belli solo quando si vince, la bellezza sta nel coraggio che si mostra davanti alle avversità”.

Foto: Lapresse