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Boxe, per Anthony Joshua è l’ultima chance della carriera contro Usyk? Il britannico è spalle al muro

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L’ultima chance? Non è ancora dato saperlo, e forse non conosce nemmeno lui la risposta a questa domanda. Anthony Joshua, però, è a un chiaro bivio della propria carriera, a maggior ragione con il fatto che il nativo di Watford, 33 anni in arrivo il 15 ottobre, si trova già nella seconda situazione di tentativo di riconquista dell’iride.

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Lo aveva sorpreso già Andy Ruiz, in una clamorosa notte del 1° giugno 2019 di New York, ed in quel caso era stata ancora l’Arabia Saudita la terra della sua riconquista di quattro cinture iridate. E anche allora era parso che l’americano fosse riuscito a mostrare i punti deboli del britannico, che però si è ripreso alla grande e con una preparazione ottimale soprattutto sui punti deboli dell’avversario.

Questa volta la situazione è diversa: Oleksandr Usyk è già stato un grande campione nei massimi leggeri prima di salire di categoria, e il successo nella sfida di Londra se l’è meritato in pieno. L’ucraino, per ovvie ragioni, avrà anche tantissime motivazioni, anche non solo sportive.

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Di ritiro, comunque, “AJ” non vuole parlare e l’ha spiegato alla stampa: “Pensi al ritiro solo quando non hai più voglia di sfide e questo non è il mio caso. Sto ancora inseguendo un obiettivo: farò di tutto per realizzarlo sabato notte, quindi sono lontano dal pensare di chiudere con la boxe“.

Sempre parlando alla stampa, comunque, il britannico non si mostra troppo preoccupato del proprio futuro. E, anzi, illustra la tattica che userà contro l’attuale campione: “Sono qui per rimediare errori fatti in precedenza. Ho perso senza sfruttare totalmente le mie risorse fisiche e mentali. Sabato avrò l’occasione di riscattarmi dopo essermi allenato al meglio, ed aver trovato un ambiente ottimo. Mi sento come a Londra. Sono qui da quattro settimane e mezzo ormai, questa la sento come una seconda casa. Ho intenzione di tornare campione“.

Ed ecco la sua tattica: “Mi hanno chiesto di essere aggressivo ma questo non significa attaccare, oscillare e tirare colpi al vento. Devi competere. Se uno ti colpisce, gli rispondi due volte con intelligenza e astuzia. Non si tratta solo di boxe, ma di antagonismo puro“.

Foto: LaPresse