Atletica, Catalin Tecuceanu esce mestamente in batteria agli Europei. Barontini in semifinale sugli 800

Sorprendente eliminazione di Catalin Tecuceanu nelle batterie degli 800 metri agli Europei 2022 di atletica leggera. L’italo-rumeno si era presentato a Monaco con grandi ambizioni dopo aver disputato una bella semifinale ai Mondiali, ma in terra tedesca ha offerto una prestazione sottotono e ben lontana da quelle di Eugene, dove si era distinto con i suoi finali travolgini. Oggi l’azzurro ha sofferto nella fase centrale di gara, come era già successo durante la rassegna iridata, ma non è poi riuscito a brillare in rimonta negli ultimi 200 metri, sulla carta il suo terreno prediletto.

Il nostro portacolori ha chiuso al sesto posto nell’ultima batteria con il tempo di 1:47.94. Alle semifinali si qualificavano i primi tre di ogni serie e i migliori quattro crono di ripescaggio, non è questo il caso visto che nella prima batteria sono andati più veloce. Catalin Tecuceanu poteva essere un outsider della spedizione italiana in Baviera e invece esce a testa bassa prima del previsto. Davanti a lui il successo del belga Eliott Crestan (1:47.41), che precede lo spagnolo Adrian Ben (1:47.64), l’olandese Tony van Diepen (1:47.67), il polacco Mateusz Borkowski (1:47.74) e il francese Yanis Meziane (1:47.82).

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Simone Barontini si è reso protagonista di una bella prova nella prima batteria, interpretando in maniera eccellente i due giri di pista e adottando la tattica giusta per passare il turno in scioltezza. L’azzurro è bravo a marcare da vicino il britannico Jake Wightman, Campione del Mondo dei 1500 metri, e ha chiuso in seconda posizione (1:45.98) proprio alle spalle del favorito della vigilia (1:45.94) e davanti al francese Gabriel Tual (1:46.08).

Nella terza batteria si è imposto il polacco Patryck Dobek (1:47.49) davanti al britannico Ben Pattison (1:47.64) e allo spagnolo Mariano Garcia (1:47.66). Nella seconda batteria successo dell’irlandese Mark English in 1:47.54, poi a seguire il francese Benjamin Robert (1:47.66) e il britannico Daniel Rowden (1:47.67).

Foto di FIDAL COLOMBO/FIDAL