Sinner-Munar oggi a Umago: precedenti e statistiche

Jannik Sinner torna in campo a distanza di tre settimane dall’ultimo match disputato. Lo avevamo lasciato in quel quarto di finale a Wimbledon dove l’altoatesino aveva fatto sognare per due set contro Novak Djokovic, per poi subire la rimonta inesorabile dell’asso serbo, vincitore poi dei Championships.

Sinner, dunque, riprende il suo cammino e lo fa sulla terra rossa dell’ATP250 di Umago (Croazia). In questo secondo turno il ragazzo di Sesto Pusteria dovrà affrontare un giocatore di certo non facile sulla terra, ovvero lo spagnolo Jaume Munar (n.59 del mondo).

Il 25enne maiorchino ha sconfitto all’esordio lo svedese Mikael Ymer in tre set ed è un tennista da prendere con le molle visto che nel 2022 ha dimostrato di essere in forma. Munar viene dai quarti di finale raggiunti la scorsa settimana a Gstaad (Svizzera), dove ha impegnato severamente il n.6 del ranking Casper Ruud, perdendo solo in due tie-break.

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Dotato di un tennis particolarmente solido da fondo, l’iberico ha nella regolarità il suo punto di forza pertanto ogni punto dovrà essere guadagnato, perché non c’è da aspettarsi regali da parte sua. Un 2022, come detto, costellato da ottimi risultati, tra i quali spiccano i due Challenger vinti sulla terra a Marbella e a Perugia.

Non ci sono precedenti tra i due e questa sfida inedita accresce il livello di incertezza. Sinner, solitamente, fa più fatica in queste circostanze, al cospetto di tennisti con cui non ha mai avuto modo di confrontarsi. Vedremo se l’azzurro saprà confermare i miglioramenti nel suo tennis, evidenziati sull’erba di Londra.

Quest’anno, sul “rosso” Jannik ha fatto vedere ottimi i match e i quarti di finale raggiunti a Montecarlo e a Roma ne sono una dimostrazione, pur non essendo al top della forma per alcuni problemi fisici. Contrattempi che l’hanno costretto ad alzare bandiera bianca nell’ottavo del Roland Garros contro il russo Andrey Rublev, dopo un primo set giocato su livelli stellari. Sarà interessante capire anche lo stato di forma dell’italiano.

Foto: LaPresse