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Scacchi, Torneo dei Candidati 2022: Ding Liren chiude secondo. Magnus Carlsen, c’è un termine ultimo per decidere

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Si conclude ufficialmente oggi il Torneo dei Candidati 2022 a Madrid. Com’è noto ormai da ieri, ne è vincitore Ian Nepomniachtchi, russo che gioca sotto bandiera FIDE in quanto la bandiera del suo Paese è bandita in ambito FIDE dopo la guerra mossa in Ucraina. Nonostante questo, ci sono ancora alcune questioni che vale la pena ricordare (anche sulla scacchiera, visto che c’è stato parecchio materiale divertente in questo lunedì conclusivo).

La prima riguarda la lotta per il secondo posto, che, come vedremo, è stata vinta con grande stile da Ding Liren: il cinese, dunque, dimostra di meritare una volta di più il numero 2 del ranking mondiale, e che non è stato poi vano lo sforzo fatto per qualificarsi: 26 partite a cadenza classica organizzate dalla Federazione cinese, tra tornei e minimatch, per portarlo tra gli otto a contendersi il posto di sfidante di Magnus Carlsen.

E proprio il norvegese è il principale nodo della questione. Com’è noto, c’è la possibilità che non disputi il match per il titolo iridato, rinunciando dunque a difenderlo. Secondo il regolamento, gli subentrerebbe il secondo classificato, appunto Ding Liren. Ma entro quando dovrebbe rendere note le proprie intenzioni? Secondo quanto riferito dal direttore generale FIDE, Emil Sutovsky, una decisione finale si dovrebbe avere attorno al 20 luglio, che è la giornata internazionale degli scacchi. A proposito di FIDE, è anche tempo di elezioni presidenziali, che si terranno in agosto a Chennai, in India: candidati l’attuale presidente Arkady Dvorkovich (russo, e sotto parecchi fuochi per i ruoli passati sotto Putin e frasi più recenti circa la guerra in Ucraina), l’ucraino Andrii Baryshpolets, il belga Inalbek Cheripov (ex russo) e il francese Bachar Kouatly (nato nel Libano).

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JAN-KRZYSZTOF DUDA-IAN NEPOMNIACHTCHI 0.5-0.5
I due, sostanzialmente, si divertono per mezzo di una variante molto poco nota dell’attacco moderno della Difesa Petroff. Ne nasce una posizione inizialmente abbastanza caotica e con tanti pezzi sulla scacchiera, che però se ne vanno piuttosto rapidamente entro la trentunesima mossa. I due non vanno alla ricerca di particolari complicazioni, entrano in un finale patto di Cavallo e pedoni contro Alfiere e pedoni, ed alla fine l’equa divisione del punto arriva per materiale insufficiente (Re contro Re e Alfiere) al fine di vincere.

DING LIREN-HIKARU NAKAMURA 1-0
Per i due si tratta di una partita importante: la vittoria può portare delle opportunità insperate. Si entra in una variante Semi-Tarrasch del Gambetto di Donna Rifiutato. La scelta di una continuazione non notissima con 6… dxc4 porta a un quasi salto nel buio con 8. Ad3. Nakamura, però, sceglie qualcosa che ad alto livello non si vedeva da 99 anni, dato che 8… b5 la utilizzò proprio nel 1913 addirittura Emanuel Lasker. I due cercano di trovare spazio per colpirsi, data la posta in palio, ma proprio quando tutto sembra avviato verso una posizione pari il primo errore è dell’americano alla 35a mossa, un Alfiere in d8 che è troppo passivo. Segue una gran quantità di errori per ristrettezze di tempo, ma quello decisivo Nakamura lo commette alla 41a, con lo scacco di pedone in f3 che in realtà indebolisce la posizione proprio per via dell’avanzamento e del contestuale ingresso in partita del Re in modo un po’ più attivo. Il Bianco si ritrova a poter guadagnare materiale a volontà; il Nero abbandona dopo 58 tratti.

FABIANO CARUANA-ALIREZA FIROUZJA 0-1
Il crollo definitivo di Caruana si conclude con una sconfitta che lo relega in quinta posizione, dopo aver a lungo insidiato Nepomniachtchi. Quella contro Firouzja è la sfida dei delusi, che si apre con una Spagnola Berlinese in cui l’italoamericano si cimenta in 8… f6. Bisogna pur dirlo: la partita non verrà mai ricordata per l’ampio tasso di precisione dei due. Il francese è il primo a risultare troppo avventato nella spinta del pedone f alla 19a mossa; i cambi risultanti aiutano il Bianco in termini di spazio. Caruana, però, lentamente si avventura in un piano che di sensato ha poco, non certo aiutato dalle ristrettezze di tempo. Firouzja potrebbe finirlo alla 37a con la cattura di Alfiere in h4, ma lo fa invece di Torre e lascia ancora speranze al suo avversario. La lenta 44… Ab4 rischia di rovinare tutto, ma, dopo un’altra serie di mosse non precisissime per via del secondo controllo del tempo, in posizione ridiventata pari Caruana fa l’unica mossa di Cavallo che non deve, portandolo in e4 al 60° tratto. In breve, questo significa campo libero per i pedoni a e c del Nero: l’abbandono del Bianco arriva alla 63a.

RICHARD RAPPORT-TEIMOUR RADJABOV 0-1
Forse Rapport, ormai destinato a restare nelle retrovie, rimane senza stimoli, sta di fatto che commette più errori in questa partita che, quasi, nell’intero torneo. Radjabov esce di teoria all’ottava mossa, ma arrocca nel momento sbagliato concedendo di fatto un tempo al Bianco. L’ungherese si avventura in un sacrificio di Cavallo che, di base, il Nero non dovrebbe accettare, ma lo fa, salvando così il Bianco dal grave errore alla 20a mossa. Alla 24a, però, il magiaro si infligge da solo un colop decisivo, facendo tornare inutilmente indietro il Cavallo: è il segnale per l’azero, che orchestra un fortissimo attacco sul lato di Re. Abbandono dopo 33 mosse.

TORNEO DEI CANDIDATI: QUATTORDICESIMO TURNO

Rapport-Radjabov 0-1
Caruana-Firouzja 0-1
Ding Liren-Nakamura 1-0
Duda-Nepomniachtchi 0.5-0.5

CLASSIFICA FINALE

1 Nepomniachtchi 9.5
2 Ding Liren 8
3 Radjabov 7.5
4 Nakamura 7.5
5 Caruana 6.5
6 Firouzja 6
7 Duda 5.5
8 Rapport 5.5

I pari punti sono stati risolti con lo spareggio tecnico cosiddetto Sonneborg-Berger.

Foto: FIDE / Maria Emelianova / Chess.com