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Formula 1

F1, perché Carlos Sainz sarà penalizzato due volte? La strategia Ferrari per mettere motori in cascina

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Carlos Sainz ha già la certezza di essere penalizzato durante il Gran Premio di Francia. La Ferrari ha infatti scelto di montare sulla sua F1-75 la terza centralina della stagione, sforando quindi il limite massimo di due concesso dal regolamento. Una mossa praticamente obbligata dopo il rogo che ha devastato la power unit utilizzata in Austria due settimane fa. Come conseguenza della decisione della Scuderia di Maranello, lo spagnolo dovrà partire 10 posizioni più indietro rispetto a quella effettivamente conquistata nelle qualifiche di domani.

Cionondimeno, stiamo vivendo un palese deja-vu di quanto accaduto in Canada con Charles Leclerc. A Montreal il monegasco era reduce dal ritiro di Baku, avvenuto sempre a causa di una rottura sull’unità motrice. Il venerdì del GP canadese, il Cavallino Rampante comunicò esclusivamente lo smarcamento della terza centralina stagionale. Dopodiché, al sabato, arrivò la ben più corposa omologazione della quarta power unit del 2022, situazione che obbligò il ventiquattrenne del Principato a scattare dal fondo dello schieramento.

L’impressione è che Ferrari voglia fare altrettanto anche a Le Castellet, stavolta sulla sua vettura numero 55. Perché? Semplice. Se si è fatto trenta, tanto vale fare trentuno. Anche nella più rosea delle ipotesi, ovverosia quella di far segnare il miglior tempo in qualifica, Sainz non potrebbe partire meglio di 11°. La sua gara sarebbe comunque tutta in salita. Dunque, considerata la situazione, tanto vale concentrare quante più penalità possibile nello stesso weekend, sfruttando al meglio le circostanze. D’altronde, alla luce del margine di cui godono Ferrari e Red Bull, scattare dal centro piuttosto che dalla coda dello schieramento non dovrebbe cambiare eccessivamente le dinamiche del GP dell’iberico. Ci sarà comunque da rimontare.

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Peraltro, omologare la quarta power unit già in Francia, consentirà a Sainz di aggiungerla alla propria rotazione, allo scopo di razionalizzare le risorse. Si potrà, infatti, gestire in maniera più elastica il chilometraggio di ogni unità motrice tra prove libere, qualifiche e gara negli appuntamenti a venire. Val la pena di ricordare come, dopo i tanti problemi di affidabilità che si stanno verificando dalla primavera, la Scuderia di Maranello giri al venerdì con delle PU leggermente depotenziate. L’obiettivo è palesemente ridurre al minimo lo stress a cui sono sottoposte. Particolare non da poco, soprattutto in questa fase estiva davvero rovente.

Foto: @RACINGPICTURES