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Formula 1

F1, Laurent Mekies: “Potevamo ambire alla pole, ma non discutiamo dei millesimi: possiamo combattere”

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Max Verstappen ha beffato la Ferrari nelle qualifiche del GP di Austria 2022, tappa del Mondiale F1 che va in scena sul circuito di Spielberg. Il pilota della Red Bull, infatti, si è inventato un ultimo settore davvero eccezionale e ha avuto la meglio per un soffio sugli alfieri della Scuderia di Maranello. Charles Leclerc è secondo ad appena 29 millesimi, Carlos Sainz scatterà dalla terza piazzola con un ritardo di 82 millesimi. 

Il Cavallino Rampante è molto vicino al Campione del Mondo, che però con una zampata è riuscito a lasciarsi alle spalle i portacolori della Rossa. Leclerc dovrà inventarsi una grande partenza, Sainz cercherà di inserirsi: la sprint race di domani sarà importante perché assegnerà otto punti al vincitore e l’ordine d’arrivo definirà la griglia di partenza del Gran Premio di domenica sulla distanza canonica.

F1, GP Austria 2022. Max Verstappen “brucia” le due Ferrari e si prende la pole position!

Laurent Mekies, direttore tecnico della Ferrari, ha analizzato la situazione ai microfoni di Sky Sport F1: “Non ci ha sorpreso la velocità di Verstappen, era già veloce questa mattina. Noi abbiamo lavorato tanto per ridurre il gap visto durante la sessione di prove libere ed eravamo competitivi fino alla fine per giocarci la pole position con entrambi i piloti. Potevamo ambire alla prima posizione, ma oggi non discutiamo di questi millesimi. Siamo in posizione di poter combattere, l’importante è partire col piede giusto per il weekend“.

Laurent Mekies si è poi soffermato anche sull’episodio con protagonista Sergio Perez, reo di aver superato un track limit nel Q2. Il messicano della Red Bull non è ancora stato penalizzato e si è qualificato al quarto posto, ma è atteso da un incontro con i commissari di gara che potrebbero retrocederlo: “Per il poco che abbiamo visto non ci sono dubbi: era fuori dalla pista e non avrebbe dovuto andare in Q3. Immagino che sia sia visto più tardi, peccato per chi era undicesimo. Mi immagino una penalità equivalente a non essere entrato in Q3, quindi vederlo fuori dalle prime dieci posizioni”.

Foto: Lapresse