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Carlos Alcaraz ipnotizzato dagli italiani negli Slam: prima Berrettini, ora Sinner

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Che successo per Jannik Sinner negli ottavi di finale di Wimbledon. Il tennista altoatesino trionfa nello scontro generazionale con Carlos Alcaraz, vendicandosi del ko di Parigi-Bercy del 2021, primo confronto della loro carriera. Guardando il match dalla parte dell’iberico, si nota come, negli Slam, abbia perso da giocatori italiani in due occasioni su tre.

Bisogna tornare indietro agli Australian Open per la prima occasione: terzo turno alla Rod Laver Arena, con lo spagnolo, numero 31 del tabellone ma con un discreto hype alle spalle (e che si ingigantirà in primavera a suon di vittorie), si ritrova di fronte un certo Matteo Berrettini, che tornava in campo dopo un periodo di stop a causa di un infortunio agli addominali.

In molti pensavano che Alcaraz potesse farcela a portarsi a casa un importantissimo scalpo come quello del romano. Ma c’era una persona che non era d’accordo: Matteo stesso. Fu un match similare a quanto abbiamo visto quest’oggi con Sinner: primi due set dominati dall’azzurro, poi il ritorno dello spagnolo che trascina il match fino al tie-break del quinto, dove viene a galla la maggiore esperienza di Berrettini che chiude la contesa.

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Per Matteo quel match fu l’ennesima conferma della sua grandezza, tanto da spingersi fino alle semifinali di quello Slam con Rafa Nadal. Per Jannik questo successo è un bello schiaffone in faccia ai detrattori, che lo consideravano già come un giocattolo vecchio rispetto al ‘nuovo che avanza’ di nome Alcaraz. Che potrà vincere tanto in futuro, ma l’azzurro non è da meno…

Foto: LaPresse