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Jannik Sinner da godere! Carlos Alcaraz demolito, show epico dell’azzurro: è ai quarti a Wimbledon!

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Jannik Sinner è ai quarti di finale del torneo di Wimbledon per la prima volta in carriera, aumentando a tre il numero di Slam nei quali è arrivato a questo punto (gli mancano ormai solo gli US Open). Battuto, nella promessa nuova sfida generazionale, lo spagnolo Carlos Alcaraz con il punteggio di 6-1 6-4 6-7(8) 6-3: sovvertito il pronostico delle teste di serie (10 contro 5), e ora per l’altoatesino ci sarà uno tra Novak Djokovic e l’olandese Tim van Rijthoven. Dopo anni in cui l’Italia piazzava azzurri ai quarti col contagocce, ne arrivano due in due anni consecutivi, dopo Matteo Berrettini (poi giunto in finale) lo scorso anno.

Sinner si trova subito a risalire da 0-30 nel primo game, e nel terzo finisce ai vantaggi con Alcaraz che si dimostra subito a metà tra l’aggressivo di rovescio e il variabile. Anche l’altoatesino non è da meno: ora una palla corta, ora un ace di seconda. Sul 2-1 l’azzurro trova un paio di belle risposte per andare avanti 15-30, ne trova un’altra sul 30-30 e guadagna la palla break in virtù dell’errore di dritto dello spagnolo. Sinner si esibisce in un altro paio di bei recuperi, Alcaraz gioca la palla corta in rete ed è 3-1. Il vantaggio viene confermato, ma non solo: l’altoatesino continua a rispondere aggressivo e profondo, il murciano forza la seconda sul 15-30 e commette doppio fallo. Alcaraz si salva con la prima, ma non col dritto sul 30-40: 5-1 Sinner. Qualche brivido nel settimo gioco (dritto in rete di Jannik e dritto in corsa dello spagnolo), ma uno spettacolare punto e il secondo ace determinano il 6-1 in 31 minuti.

Il numero 2 d’Italia parte aggressivo anche nel secondo set, tirando fuori altre risposte di grandissima qualità, come quella sulla riga che di dritto che gli vale subito il break in apertura. Alcaraz stavolta lotta, gioca profondo, sul 30-30 quasi fa il punto sulla palla corta, solo che Sinner gliene recapita una in corsa che fa saltare in piedi tutto il Centre Court. La chance dell’1-1 il murciano se la procura lo stesso, ma l’azzurro è attentissimo. Tra un doppio fallo, un incrociato di rovescio in corsa e una prima esterna il 2-0 arriva. Sul 3-1 30-30 Alcaraz riesce a salvarsi con dritto sulla riga e ace. Il murciano si ritrova ancora nei guai sul 4-2, quando va sotto 0-30, ma si salva con tre ace e uno schema servizio-dritto. Sul 5-3 Sinner è ancora aggressivo, si trova di nuovo 30-30 e ha anche una palla interessante vicino alla rete, sulla quale però è complesso arrivare: fuori di due metri. L’aiuto del nastro fa passare la volée nel punto successivo, ma il 5-4 è inevitabile. Jannik è implacabile: tiene a zero, 6-4.

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L’azzurro parte benissimo nel terzo parziale: tre palle break, tutte insieme. Nelle occasioni, però, è bravo Alcaraz a tenere in mano la situazione fin dal servizio e con la scelta di prendere tre volte la rete per vincere il game. Dopo qualche momento raro di poche emozioni, sul 2-2 si ricomincia: Sinner risponde profondo e toglie più volte il tempo al suo avversario, che sul 30-30 si ingegna con ace e accelerazioni di dritto. 3-3 15-30: Jannik tre volte colpisce il dritto sulla diagonale sinistra, ma arriva appena tardi sulla palla a rete, che esce di poco. Quando scivola sul tentativo di prendere la successiva palla corta di Alcaraz, però, il murciano va a sincerarsi che sia tutto ok. Applausi dal Centre Court; lo spagnolo, con fatica, riesce a tenere la battuta. Sul 3-4, grazie a un recupero incrociato di rovescio che passa rete e Sinner, va avanti 15-30, ma mette in rete il rovescio successivo, poi l’italiano gli piazza una bella prima. Si va ai vantaggi, e dopo qualche peripezia è 4-4. Di nuovo 30-30, di nuovo Alcaraz si salva con la battuta. Il tie-break diventa fatto inevitabile, visto che i due al servizio non si danno più fastidio.

 

Nonostante una prima che sparisce temporaneamente, Jannik evita il minibreak sullo 0-1 con un gran passante di rovescio lungolinea che trafigge Alcaraz a rete. E, sul 2-3, s’inventa una magnifica palla corta di dritto. Ci riprova subito dopo, ma alla quarta seconda perde il punto. Salvandosi da un quasi miracolo di Sinner e trovando una buona prima, il murciano si guadagna tre set point. Sul primo il nastro aiuta l’azzurro, sul secondo c’è lo schema servizio-dritto, sul terzo il dritto in corsa effettua una cancellazione formato incrociato. Si cambia campo, Alcaraz sbaglia in lunghezza e regala match point, che viene però sprecato con un rovescio in rete. Con un servizio vincente il numero 2 d’Italia si guadagna la seconda chance, su cui si sposta per giocare il dritto contro la seconda: rete. L’iberico fa i numeri, compresa la demivolée di dritto in corsa, per arrivare all’8-9, ed è un altro scambio lungo e teso quello che si chiude con Sinner che sbaglia il recupero di rovescio, di molto poco, e con l’allungamento del confronto.

Il primo game del quarto set è subito combattuto, e Alcaraz si ritrova per le mani una palla break ai vantaggi, che però viene annullata dall’azzurro avanzando col dritto. L’iberico fa giocare una volée scomoda al suo avversario: seconda opportunità dello 0-1, che se ne va con lo schema palla corta-pallonetto lungo. Dopo 10 minuti è 1-0. Sinner, sull’1-1, si mette nei guai ed è raggiunto sulla parità da 40-15, anche in virtù di una volée di rovescio che non esce dalla racchetta, ma mantiene sempre un margine di sicurezza in quest’altro game complicato. Sull’onda, l’altoatesino sale fino al 15-30; la prima abbandona Alcaraz, Jannik spinge e ci sono due chance di scappare. Sulla seconda è il murciano a commettere doppio fallo: 3-1.

Il brutto game al servizio lo rischia di giocare però il numero 10 del seeding, che con due errori e un doppio fallo regala tre palle del controbreak, che vengono tutte annullate d’autorità (compreso un ace), e per arrivare al 4-1, lo fa con un punto nel quale neutralizza tutte le disperate difese dell’avversario. Un paio di errori di Alcaraz, sul 5-2, significano 15-30 e, per di più, seconda. Sulla palla corta a seguirla Sinner gioca la controsmorzata che vale altri due match point. Sul primo lo spagnolo gioca servizio e dritto, cosa che fa anche sul secondo (e sulla seconda) nonostante la gran risposta centrale dell’azzurro, il quale però scarica subito dopo un gran dritto incrociato per il quinto tentativo. Qui arriva la prima vincente. Alla fine è 5-3. Stavolta i due errori sono dell’azzurro per il 15-30, ed è sul 30-30 che Alcaraz gioca la risposta lungolinea di rovescio che gli vale la palla break. Una palla sulla riga, un’altra sul nastro che respinge, parità. Sinner gioca la seconda profonda, la risposta va in rete: ancora match point. Prima centrale sulla T, dritto dove non c’è possibilità di arrivare, ed arrivano così i quarti di finale. Durata: 3 ore e 35 minuti.

Il dato delle prime in campo è favorevole ad Alcaraz (quasi) solo in virtù di un terzo set da 48%-66%: il totale è 57%-67%. Sinner, però, è più efficace nei punti vinti con prima (74%-65%) e seconda (66%-57%). Particolare anche la statistica sui punti a rete: 27/40 per l’italiano, 13/24 per lo spagnolo, ma vale ancor più il 7/7 di Jannik sulle palle break annullate. 35-41 e 33-39 il conto vincenti-errori gratuiti dei due.