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Rugby

Rugby League: la federazione ferma (temporaneamente) le giocatrici transessuali

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Tiene banco ormai da tempo la questione delle sportive transgender, cioè quelle atlete nate uomini ma con identità di genere femminile, e in quale categoria esse possono gareggiare. Tra gli uomini, cioè il sesso nel quale sono nati, o tra le donne, cioè il sesso che sentono? E nelle ultime ore diverse federazioni internazionali hanno preso posizione sulla questione.

Come la FINA, la federazione del nuoto, che ha bloccato la partecipazione alle manifestazioni femminili alle donne transgender che non abbiano iniziato terapie per la transizione entro le prime fasi della pubertà, anche l’IRL, la federazione internazionale di rugby league, ha deciso di bloccare, almeno momentaneamente, la possibilità per le atlete transgender di partecipare ai tornei femminili.

“L’IRL sta continuando a lavorare per rivedere e aggiornare le regole sulla partecipazione dei transgender e cercherà di utilizzare la prossima Coppa del Mondo per aiutare a sviluppare una politica di inclusione globale. Fino al completamento di ulteriori ricerche per consentire all’IRL di attuare una politica formale di inclusione dei transgender, i giocatori che hanno effettuato una transizione da maschio a femmina (transdonne) non possono giocare in partite di rugby league internazionali” ha dichiarato la federazione.

“È responsabilità dell’IRL bilanciare il diritto dell’individuo a partecipare – un principio di lunga data del rugby league e al suo centro sin dal giorno in cui è stato istituito – con il rischio percepito per gli altri partecipanti e garantire che tutti ricevano un’equa chance. L’IRL continuerà a lavorare per sviluppare una serie di criteri, basati sulle migliori prove possibili, che bilanciano equamente il diritto dell’individuo a giocare con la sicurezza di tutti i partecipanti. Per aiutare a raggiungere questo obiettivo, l’IRL cercherà di lavorare con le otto finaliste della Coppa del Mondo di rugby league femminile 2021 per ottenere dati per uniformare una futura politica di inclusione delle donne trans nel 2023, che tenga conto delle caratteristiche uniche del rugby league”.

Foto: Shutterstock