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MotoGP, Francesco Bagnaia al vetriolo: “In F1 hanno rimosso Michael Masi, forse bisogna agire anche in MotoGP”.

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È un Francesco Bagnaia decisamente contrariato quello che lascia l’autodromo del Montmelò. D’altronde la caduta alla prima curva, dove è stato letteralmente abbattuto da Takaaki Nakagami, ha di fatto posto fine a qualsiasi velleità di laurearsi Campione del Mondo. Il venticinquenne piemontese ha però deciso di scoperchiare un vaso di Pandora in merito alla gestione delle gare di MotoGP, mettendo in discussione il capo dei commissari Freddie Spencer tramite i microfoni di SkySport.

“Se guardiamo lo storico di Nakagami, ogni volta in cui si è trovato davanti non ha mai finito una gara. Non è cattivo, ma forse è arrivato il momento di prendere un provvedimento, in maniera da fargli che non può andare avanti così. Eppure non è stato sanzionato in alcun modo. Sono rimasto sorpreso da questo fatto, soprattutto perché c’è un ex pilota a capo dei commissari. Non lo trovo corretto e penso se ne debba parlare in commissione di sicurezza ha detto la punta di diamante di Ducati.

Il bersaglio del malcontento di Pecco è chiaro. Pur senza nominarlo, ha puntato il dito su Freddie Spencer, dal 2019 a capo dei commissari. Bagnaia, al riguardo, non ha usato mezzi termini. “In Formula 1 Michael Masi l’anno scorso ha preso delle decisioni sbagliate ed è stato mandato via. Penso che i piloti debbano avere più voce in capitolo. Io non mi ero ancora permesso di dire nulla su questo argomento perché sono uno degli ultimi arrivati, però si discute da anni di questa situazione e forse è giunto il momento di agire. Basti pensare che Livio Suppo ha fatto reclamo per quanto accaduto a Rins, ma dalla direzione gara non gli hanno nemmeno risposto”.

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In effetti anche il manager della Suzuki non ha lesinato critiche alla race direction. “Considerare quanto fatto da Nakagami un semplice incidente di gara è inammissibile. È partito bene, ha tagliato la pista e ha rischiato di toccarsi con Pol Espargarò. Già questa manovra era al limite della regolarità, ma come se non bastasse ha frenato in netto ritardo ed è successo quello che è successo. È stato un incidente simile alla carambola del 2006 tra Gibernau e Capirossi. Su questa pista alla prima curva si corrono tanti rischi, bisogna stare attenti per evitare di farsi molto male”.

Insomma, Freddie Spencer è finito nell’occhio del ciclone. Il sessantenne americano, Campione del Mondo della 500cc nel 1983 e nel 1985, è alla quarta stagione quale capo degli stewart. Evidentemente la sua gestione sarà un tema caldo di discussione da qui al Gran Premio di Germania, previsto per il weekend del 17-19 giugno.

Foto: MotoGPpress.com