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Formula 1

F1, scatta il weekend del GP dell’Azerbaijan, a Baku la Ferrari vuole la riscossa, ma la pista favorisce la Red Bull

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Ci siamo, si alza ufficialmente il sipario sull’attesissimo fine settimana del Gran Premio dell’Azerbaijan, ottavo appuntamento del Mondiale di Formula Uno 2022. Sul tracciato di Baku oggi si inizierà a lavorare con le due sessioni di prove libere, in vista di un weekend che ci dirà molto pensando al prosieguo della stagione nella massima categoria del motorsport.

La giornata sul circuito posizionato sulle sponde del Mar Caspio, scatterà alle ore 13.00 italiane (le ore 15.00 locali) con la FP1, mentre il secondo turno prenderà il via alle ore 16.00. Vivremo due ore di lavoro di estrema importanza in quel di Baku, su una pista che rappresenta un mix davvero particolare. Lunghissimo (ben 6.003 metri) con la bellezza di 20 curve, e tratti davvero iconici. Il settore centrale, tortuoso attorno al castello della capitale, quindi si passerà al velocissimo T3, con 2.2 chilometri “a tutta”.

E, oggettivamente, sarà proprio quel tratto che potrebbe fare la differenza nella infinita battaglia tra Ferrari e Red Bull. 2.2 chilometri con l’acceleratore a tavoletta (e velocità da 330-340 kmh) favoriranno la RB18, la migliore vettura a livello di potenza pura, che solitamente sa anche difendersi nei tratti più guidati e lenti. In poche parole, Max Verstappen e Sergio Perez “giocheranno in casa”.

Per quanto riguarda la scuderia di Maranello, invece, è tempo di darsi una scossa. Dopo i guai di Spagna e Monaco tutto sembra essersi incrinato, tra rapporti interni e una situazione di classifica che ora si fa complicata. Per Charles Leclerc, da due vittorie tra Barcellona e Montecarlo, non è rimasto che un pugno d’aria. La sua voglia di rifarsi sarà immensa, stesso discorso per Carlos Sainz, ma Baku potrebbe non essere il terreno di caccia ideale. Sarà davvero così? Lo inizieremo a scoprire sin da oggi con le prime due sessioni di prove libere, per un weekend assolutamente da non sbagliare per il team del Cavallino Rampante.

Foto: LPS Xavi Bonilla DPPI