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Challenger Forlì 2022: Lorenzo Musetti sfiderà Francesco Passaro in finale dopo aver battuto Matteo Gigante
Saranno Lorenzo Musetti e Francesco Passaro a giocare la finale del Challenger di Forlì. Questo l’esito delle semifinali odierne, che regalano un ultimo atto tutto tricolore, con due giocatori meritevoli per diverse ragioni. Il toscano può conquistare il suo secondo titolo di categoria in carriera; il primo lo vinse nella stessa città, nel 2020, a esplosione appena avvenuta, contro il brasiliano Thiago Monteiro. Seconda finale in pochi mesi, invece, per il perugino, che a Sanremo ebbe il merito di dare parecchio fastidio al danese Holger Rune.
Per quel che concerne Musetti, anche questa volta la partenza è lenta. Più che demeriti suoi, però, i meriti sono di Matteo Gigante che, passato dalle qualificazioni, si è reso protagonista di una grande cavalcata e anche quest’oggi mostra un grande tennis, che per una quarantina abbondante di minuti inchioda il numero 1 del seeding. Dopo il 3-6, però, emergono i problemi per il ventenne, che finisce travolto da un doppio 6-1 (in mezzo, nel finale di terzo parziale, c’è anche una chiamata di medical time out). Il balzo in classifica sarà però enorme: quasi 170 posizioni, dato con cui si assesterà attorno al numero 334 da lunedì.
L’impresa, invece, riesce a Passaro, che riesce a battere, in una partita vera e intensa, lo spagnolo Jaume Munar, che negli scambi il passo del suo avversario non riesce proprio a tenerlo. 6-3 7-5 il punteggio finale, peraltro con qualche brivido perché l’italiano sul 5-4 e servizio subisce il break, salvo poi riprenderlo e portare a termine l’opera col pubblico davvero infiammato dalla situazione. Per la situazione così com’è il perugino è già certo di scalare quasi 100 posti nel ranking ATP, ma con un altro eventuale colpo di mano potrebbe fare un balzo ancora più elevato.
Per l’Italia c’è già la certezza dell’ottavo titolo Challenger in stagione, dopo i due di Luca Nardi e l’uno a testa di Franco Agamenone, Andrea Pellegrino, Gianluca Mager, Flavio Cobolli e Matteo Arnaldi.
Foto: LiveMedia/Jean Catuffe/DPPI – LivePhotoSport.it
