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Tennis, Carlos Alcaraz: “L’obiettivo è vincere almeno uno Slam nel 2022 e diventare numero 1 del ranking”

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Carlos Alcaraz è senz’ombra di dubbio il grande personaggio tennistico della primavera 2022, come dimostrano i suoi suoi due titoli consecutivi ottenuti sulla terra rossa casalinga di Barcellona e Madrid. Il giovanissimo iberico di Murcia, che ha compiuto 19 anni cinque giorni fa durante il Masters 1000 madrileno, ha rilasciato una lunga intervista a Marca dopo il torneo.

Restano tre Slam quest’anno e l’obiettivo è quello di vincerne almeno uno. Aver vinto a Madrid mi dà la fiducia giusta per provare a vincere il Roland Garros. Il fatto che si giochi al meglio dei cinque set non mi spaventa, anzi, lo ritengo un vantaggio. Mi reputo un giocatore con buone capacità fisiche. Come diciamo all’interno del mio team, fisicamente sono un toro”, dice il classe 2003, che non prenderà parte agli Internazionali d’Italia per preparare al meglio Parigi.

Ad oggi lo spagnolo è balzato in sesta posizione ATP, ma la sua ambizione è quella di scalare altri cinque gradini: “Il mio obiettivo è quello di diventare numero uno del ranking. Da questo punto di vista, non ho ancora fatto nulla, ci sono ancora diversi giocatori davanti a me. Ora devo continuare a giocare e vincere così. Il migliore al mondo oggi non sono di certo io, anche se alcuni tennisti lo dicono, ma Djokovic, è lui il numero uno, come dice il ranking”.

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Sul primo scontro diretto con il serbo:Di lui non si dice che sia un grande battitore, ma io quello che ho trovato più difficile è stato rispondere al suo servizio, è molto difficile leggerne la direzione. E poi ovviamente c’è il ritmo che tiene dal fondo. Un conto è vederlo in tv, un altro è doverci giocare…”.

Quando lavoro all’Equelite (l’accademia di Juan Carlos Ferrero, ndr) mi reputo sempre uno del gruppo, uno qualsiasi nel mio gruppo di amici. Questo mi aiuta a rimanere concentrato sul lavoro. Poi è chiaro che sempre più persone iniziano a conoscermi e questa è una cosa da gestire. Tuttavia, non dimentico le mie radici. Un mio difetto? Passo troppo tempo col telefono in mano a stare sui social network. Juan Carlos me lo dice sempre, a volte devo staccare con la mente e disconnettere“, conclude Alcaraz.

Foto: Lapresse