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Formula 1

F1, Carlos Sainz è già spalle al muro. A Miami serve invertire la rotta per evitare il ruolo di ‘scudiero’

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L’incidente in partenza con Daniel Ricciardo a Imola sembrava aver compromesso definitivamente le ambizioni iridate di Carlos Sainz nel 2022, tuttavia l’andamento del Gran Premio dell’Emilia Romagna potrebbe aver regalato allo spagnolo della Ferrari un’ultima occasione per invertire la rotta ed evitare (almeno per il momento) il ruolo di scudiero del leader iridato Charles Leclerc.

Se il monegasco della Rossa avesse portato a termine la sua corsa senza errori (quindi 3° invece che 6°), sarebbe volato a +55 in classifica generale sul compagno di squadra iberico dopo sole quattro tappe stagionali, quindi oltre due GP di margine. I sette punti lasciati sul piatto dal nativo del Principato hanno tenuto invece Sainz sotto alla soglia psicologica dei 50 punti di gap dalla testa (48 per la precisione).

Per contro, Red Bull ha sfoderato una prova di forza impressionante nel corso del weekend romagnolo dimostrando di poter rispondere colpo su colpo alla scuderia di Maranello e confermandosi un’avversaria estremamente temibile per il resto del Mondiale 2022. Questo contesto potrebbe costringere Mattia Binotto a puntare ben presto tutte le fiche sul pilota meglio posizionato in classifica, per cercare di contrastare Max Verstappen e riportare in Italia un titolo piloti che manca ormai da 15 anni.

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Sainz, per ritardare il più possibile quel momento, non ha più margine d’errore ed è costretto di fatto a battere Leclerc nelle prossime qualifiche. Il periodo di adattamento del 27enne di Madrid alla F1-75 però è ancora in corso, al contrario di un Charles capace di trovare già ai test un feeling eccezionale con la nuova macchina ad effetto suolo, quindi l’impresa che si profila all’orizzonte per Carlos sembra davvero ardua.

Nella sua carriera il figlio del due volte campione mondiale rally ha comunque dimostrato una grandissima solidità mentale anche nei momenti più difficili, di conseguenza ci si può attendere una bella reazione già a Miami dopo la “botta” psicologica del doppio ritiro a Melbourne e Imola. Insomma, il tempo stringe e la casa emiliana ha bisogno di ritrovare al più presto il miglior Sainz per poter sfidare alla pari la Red Bull nelle strategie (in termini numerici) e per battagliare fino in fondo nel Mondiale costruttori.

Foto: Lapresse