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Tennis, Paolo Lorenzi: “Sinner comanda con i migliori. Vedrete Musetti nel 2023. E Alcaraz…”

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Fare il punto della situazione. La stagione sulla terra rossa per il tennis mondiale ha preso il via e a Montecarlo, tappa d’inizio per i palati fini, qualcosa di importante si è visto: il bis del greco Stefanos Tsitsipas, un livello di gioco tutt’altro che disprezzabile e i due alfieri del Bel Paese, Jannik Sinner e Lorenzo Musetti che, sotto il profilo del gioco e dell’atteggiamento associato ai risultati, hanno comunque dato dei segnali positivi in vista di quel che sarà.

Su questi temi, dando uno sguardo anche a quanto è accaduto nella Billie Jean King Cup 2022, si è parlato nell’ultima puntata di TennisMania su Sport2u, in collaborazione con OA Sport, con la partecipazione del direttore de Il Tennis Italiano, Stefano Semeraro, e con ospite Paolo Lorenzi, ex tennista di ottimo livello e ora commentatore televisivo Sky Sport nonché nominato vice-direttore del torneo di Roma.

Un parterre di grande qualità e Lorenzi con estrema lucidità ha risposto ai vari quesiti. Si è partiti da Musetti, qualificatosi agli ottavi di finale nel Principato, mettendo in mostra un ottimo tennis grazie al quale sono maturate le vittorie contro il francese Benoit Paire e il top-10, Felix Auger-Aliassime. Poi lo stop contro l’argentino Diego Schwartzman, ma anche nella sfida persa contro il sudamericano il toscano ha fatto vedere di essere sulla retta via.

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Ho apprezzato il suo atteggiamento, considerando che il vento non ha reso facile per nessuno giocare i primi giorni. Contro Schwartzman ha dimostrato il suo valore, esprimendo per un set e mezzo un tennis d’alta qualità. La sua prova è ancor più da rimarcare se pensiamo a cosa abbia dovuto fare Tsitsipas per vincere nei quarti contro l’argentino. E’ vero, Lorenzo poteva chiuderla, ma Diego è un avversario molto scomodo perché non cala mai. Musetti deve abituarsi ad avere un atteggiamento costante nel corso dell’intero match e soprattutto a compiere un passo in campo dopo il primo colpo. Ha i fondamentali per fare la differenza quando è più vicino alla riga anche perché sa aprirsi il campo come pochi nel circuito. Oltre a questo, anche il servizio deve essere un’arma in più per ‘ammazzare la partita’ contro giocatori di altissimo livello. Credo che questo 2022 sia ancora un anno di transizione, ma sono convinto che nel 2023 lo vedremo molto in alto“, le parole di Lorenzi.

Il discorso si è focalizzato su Sinner, spintosi per la prima volta in carriera nei quarti nel torneo monegasco e autore comunque di un percorso considerevole, battendo un giocatore di alto profilo come Andrey Rublev e mettendo in grandissima difficoltà Alexander Zverev, uscito vittorioso per pochissimo nel tie-break del terzo set. L’opinione del senese, legata a Jannik, è interessante.

Sinceramente contro Zverev l’avevo dato favorito perché stava giocando meglio. Una partita che si è decisa per la differente esperienza tra i due e Jannik non era al meglio per il dolore al piede. Tutto questo messo insieme porta a una valutazione molto positiva dell’altoatesino, considerato che il giorno prima aveva sconfitto Rublev, finalista l’anno scorso in questo torneo e capace di battere Nadal. Ormai, la differenza tra lui e i tennisti di ‘seconda fascia’ è impressionante, ma comanda il gioco anche contro chi gli è davanti in classifica. Ho visto Zverev subire le sue iniziative e costretto a tirar fuori il meglio per stargli dietro. Questo fa ben sperare per la stagione sulla terra“.

1000 del Principato che poi aveva anche come elementi di attenzione Carlos Alcaraz e Novak Djokovic, usciti al secondo turno per motivi diversi. Lorenzi ha detto la sua in proposito: “Alcaraz non può vincere sempre anche perché contrariamente a quello che alcuni sostengono il livello è alto ed è molto difficile avere un rendimento eccellente e duraturo. Sicuramente lui è quello che tra i giocatori della nuova generazione ha più qualità, ma credo che il tennis non sarà polarizzato solo su di lui perché ci sono tanti avversari e io ci metto anche i nostri italiani. Per quanto riguarda Djokovic, secondo me lo vedremo in forma sia a Parigi che a Wimbledon, non credo avrà problemi“.

In quest’analisi qualche parola è stata riservata a Matteo Berrettini, fermo per infortunio, che potrebbe rinunciare all’intera stagione sul rosso per preparare al meglio quella sull’erba: “Io lo vedo bene per i tornei sull’erba, considerati le sue qualità e il suo tennis. Per me a Londra sarà forte, poi vedremo anche il tabellone“.

A conclusione una battuta sulle ragazze della Billie Jean King Cup 2022 e sulla Coppa Davis: “Al femminile si sta lavorando alla costruzione di un movimento e sono fiducioso che si farà bene anche lì; per la Davis, se non ci sono problemi fisici, si può vincere“.

VIDEO INTERVISTA A PAOLO LORENZI

Foto: LiveMedia/Alessio Tarpini