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La WTA si oppone fermamente all’esclusione di russi e bielorussi a Wimbledon

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Non sono mancate le reazioni dopo la decisione dell’organizzazione di Wimbledon di escludere giocatori e giocatrici di Russia e Bielorussia dai Championships. Il duro ban annunciato ieri, in linea con quanto affermato dall’Esecutivo di Boris Johnson relativamente alle sanzioni a carico di quei Paesi fautori e a sostegno dell’azione militare in Ucraina, ha alimentato non poche discussioni sul tema “sport-politica”.

In questo contesto particolarmente teso e difficile, l’ATP ha fatto sentire la propria voce, manifestando forte contrarietà rispetto alla presa di posizione citata. Sulla stessa lunghezza d’onda anche la WTA, ovvero l’associazione che gestisce il tour Pro femminile, che ha condannato la decisione dell’AELTC e della LTA.

La WTA condanna fermamente le azioni intraprese dalla Russia e la sua invasione non provocata dell’Ucraina. Continuiamo i nostri sforzi di soccorso umanitario per sostenere l’Ucraina attraverso Tennis Plays for Peace”, è scritto nella nota ufficiale.

ATP contro l’esclusione dei russi da Wimbledon: “Decisione ingiusta, discriminazione sulla nazionalità”

Siamo, tuttavia, molto delusi dall’annuncio odierno dell’AELTC e dell’LTA di vietare ai singoli atleti provenienti dalla Russia e dalla Bielorussia di competere nei prossimi eventi sull’erba del Regno Unito. Un principio fondamentale della WTA è che i singoli atleti possano partecipare a eventi di tennis professionistico in base al merito e senza alcuna forma di discriminazione. Tale principio è espressamente stabilito nelle nostre regole ed è stato concordato sia da AELTC che da LTA. I divieti contro la discriminazione sono chiaramente espressi anche nelle proprie regole e nelle regole del Grande Slam”.

Come la WTA ha costantemente confermato, i singoli atleti non dovrebbero essere penalizzati o a loro impedito di gareggiare a causa della provenienza o delle decisioni prese dai governi dei loro paesi. La discriminazione e la decisione di concentrare tale discriminazione contro gli atleti che gareggiano da soli come individui non è né giusta né giustificata. La WTA continuerà ad applicare le sue regole per rifiutare la discriminazione e garantire che tutti gli atleti siano in grado di competere ai nostri eventi del Tour se si sono qualificati, una posizione che fino all’annuncio di oggi è stata condivisa dal tennis professionistico. La WTA valuterà i suoi prossimi passi e quali azioni possono essere intraprese in merito a queste decisioni”.

Da capire quale sarà l’evoluzione del conflitto bellico e se ci sarà modo di rivedere la posizione menzionata e dare modo agli atleti russi e bielorussi di competere.

Foto: LaPresse