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Tennis, Jannik Sinner e la giusta rinuncia per Barcellona: necessario curarsi per battere finalmente i top-5

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Per vincere contro i migliori è necessario avere tutte le carte in mano. Tra le tante chiavi di lettura che la sconfitta di Jannik Sinner contro il n.3 del mondo Alexander Zverev (quarto di finale del Masters1000 di Montecarlo) lascia, c’è anche quella della cura del fisico dell’altoatesino e di una mini-preparazione che non c’è mai potuta essere nel 2022.

Sinner, ieri, ha giocato alla pari con una versione di Zverev non così lontana da quella ammirata nelle Finals di Torino dell’anno passato e alla fine della fiera ha perso per due punti. Tuttavia, Jannik già a metà del secondo set mostrava segnali di sofferenza fisica dovuti al problema alle vesciche e anche a un allenamento incompleto.

Come è noto, l’altoatesino dopo i quarti di finale raggiunti agli Australian Open 2022, ha avuto una serie importante di contrattempi fisici: il Covid, l’influenza e il guaio all’alluce del piede (vescica). Tutte situazioni che non gli hanno permesso di svolgere gli allenamenti al meglio e nel contempo, per il ritmo vorticoso delle partite, avere modo di porre un rimedio adeguato alle “lesioni pregresse”.

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Ecco che in quest’ottica la rinuncia al torneo di Barcellona della prossima settimana si può leggere in questa chiave e i motivi sono appunto il ristabilirsi fisicamente ed effettuare una sana preparazione in vista di quel che sarà. La successione Madrid, Roma e Parigi è importante e servirà un Sinner tirato a lucido per far fronte alle difficoltà.

Certo, la sconfitta contro Zverev ha confermato una sorta di allergia alla vittoria contro i top-5 (0 successi e 9 sconfitte), ma è anche vero che dal punto di vista della testa il ragazzo di Val Pusteria è già pronto per giocarsi qualcosa di importante contro tali tennisti, ma non si possono avere due rivali in campo (il giocatore avversario e i guai fisici).

Foto: LiveMedia/Jean Catuffe/DPPI