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Nuoto, Lorenzo Galossi: “Io via di mezzo tra Paltrinieri e Detti? No, ho il mio percorso”

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All’inizio di un percorso. Classe 2006 e un fisico da fare invidia a tanti, Lorenzo Galossi si prepara agli Assoluti Primaverili di nuoto a Riccione (9-13 aprile) con il desiderio di chi non vuol essere soltanto una promessa, ma già una solida realtà, pur nella consapevolezza che di bracciate servirà farne ancora moltissime.

190 cm x 84 kg, il nativo di Roma ha strabiliato tutti nel corso dei Criteria Giovanili che si sono tenuti sempre nella piscina romagnola. In particolare, il crono dei 400 stile libero (3:39.90) è un riferimento nei nostri confini in vasca corta, distante un centesimo dal primato europeo giovanile di un certo Kristof Milak.

I presupposti per qualcosa di grande ci sono tutti e inserito in un contesto di alto livello, come quello gestito da Christian Minotti (tecnico di Simona Quadarella), la crescita può essere costante e convincente. Di questo e di altro si è parlato con il giovane nuotatore nostrano.

Nuoto, chi è Lorenzo Galossi: il classe 2006 che vola nello stile libero. Un mix tra Detti e Paltrinieri

Lorenzo, anzitutto, come si sente e quali sono le sue sensazioni?

Sto bene, a dire il vero anche un po’ stanco per gli allenamenti, ma fa parte della quotidianità“.

Belle sensazioni che immagino lei abbia provato anche nel corso dei Criteria, dove ha dimostrato di valere tempi importanti?

Sicuramente quanto fatto ai Criteria è stato decisamente positivo, soprattutto il tempo dei 400 stile libero, mentre devo dire che nei 200 sl (1:45.07, ndr) mi sarei aspettato un tempo un po’ migliore, ma va bene lo stesso“.

Ma lei su quale distanze si sente di poter eccellere?

Le specialità che mi vengono in maniera più naturale sono i 200 e i 400 stile libero, ma nuoto anche bene le distanze più lunghe perché sono funzionali alla mia crescita da atleta“.

Crescita da atleta favorita anche dal fatto di essere inserito in un gruppo altamente qualificato come quello di Minotti?

Indubbiamente, allenarsi con nuotatori di livello internazionale come Marco De Tullio e condividere comunque la quotidianità con Simona Quadarella e gli altri mi fa capire molte cose“.

Su che cosa crede di dover migliorare come atleta?

Ci sono tanti aspetti. Di sicuro i particolari tecnici come le virate, le subacquee e anche l’uso delle gambe. In sostanza, siamo ancora in una fase di costruzione ed è un processo che richiede tempo“.

Tempo che un qualcosa con cui un nuotatore deve convivere, essendo il frutto della sua preparazione. Agli Assoluti che cosa pensa di fare?

Non ho particolari obiettivi, voglio fare bene e anche confrontarmi con un livello di competizione alto. Sono iscritto a tutte le specialità dello stile libero, ma vedremo poi“.

E gli obiettivi stagionali?

Qui c’è l’imbarazzo della scelta perché le competizioni internazionali sono tantissime, anche a livello giovanile. Vedremo, dipenderà da quello che riuscirò a fare in acqua sulla base delle mie condizioni“.

Minotti l’ha definita un mix tra Paltrinieri e Detti, lei si sente davvero così?

Non saprei sinceramente, certo mi fa piacere questa definizione, ma io guardo essenzialmente a me stesso e a quello che devo fare. Il mio percorso è ancora lungo“.

Foto di Pasquale Mesiano / DBM