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MotoGP, Alex Rins: “La pista di Jerez mi piace, lotteremo per la vittoria”

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Dai saliscendi di Portimao agli angoli angusti di Jerez de la Frontera. Il Motomondiale guarda all’Andalusia per il suo sesto round e la tappa ha il sapore della Classica, usando una terminologia tipica del ciclismo. Sì, perché a Jerez tanto si è detto e si è fatto in passato e gli spunti di interesse non mancheranno di certo.

In MotoGP si riprende il cammino e la situazione di classifica è decisamente particolare, con Fabio Quartararo (Yamaha) e Alex Rins (Suzuki) al comando con gli stessi punti (69). Seguono Aleix Espargaró (Aprilia) con 66 punti ed Enea Bastianini (Ducati Gresini Racing) con 61. Tutti questi piloti, tranne Rins, hanno ottenuto una vittoria quest’anno ed ecco che l’alfiere della squadra di Hamamatsu, nella tappa di casa, va a caccia del successo per rafforzare la propria candidatura in ottica titolo iridato.

La pista mi piace molto e ho grandi motivazioni visto il feeling che ho con la moto. L’anno scorso, un problema in curva-6, mi ha rallentato, ma sono sicuro di poter fare bene. Certo, su questa pista tanti vanno forte e livello è molto alto. Darò il 110% e vedremo quanti punti riuscirò a ottenere“, le parole di Rins in conferenza stampa.

Lunedì sono previsti i test in season a Jerez e Rins non vede l’ora di provare il materiale nuovo a disposizione: “Spero che Suzuki possa portare degli aggiornamenti importanti. Mi piacerebbe già testarli domani“. Le aspettative, come detto, sono quelle di un weekend molto equilibrato: “L’anno scorso, su questa pista, eravamo in quindici in mezzo secondo, per cui a fare la differenza saranno i dettagli. C’è tanto equilibrio, sarà una gara combattuta“, ha aggiunto il centauro spagnolo.

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Abbiamo fatto appena 5 gare, è un campionato lunghissimo. Spero che nell’ultima fase del campionato saremo ancora lì a lottare“, ha precisato Rins in relazione alla sfida per il titolo. L’iberico sui rapporti di forza interni alla Suzuki, rispetto al compagno di squadra Joan Mir, ha sottolineato: “Non c’è un contesto da n.1 o n.2, sarà la pista a determinare questo anche perché è interesse della nostra squadra supportare entrambi i piloti“.

Foto: MotoGP.com Press