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IndyCar, Penske cerca il poker nel primo road course dell’anno

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Dopo quasi un mese di pausa torna in scena l’IndyCar Series, categoria che sta regalando tantissime emozioni. Per il quarto appuntamento dell’anno ci spostiamo in Alabama al Barber Motorsport Park, il primo road course stagionale dopo le tappe cittadine di St. Petersburg e Long Beach e l’ovale del Texas Motor Speedway.

La battaglia è assicurata, Penske insegue il poker dopo un inizio anno stellare con Scott McLaughlin #3 e Josef Newgarden. Quest’ultimo, #2 del ‘Capitano’, è al momento il leader della classifica generale con due successi all’attivo ed una buona prima prova. Il due volte campione potrebbe confermarsi in quel di Birmingham dopo gli acuti del 2017 e nel 2018.

La formazione americana è sicuramente la favorita guardando l’albo d’oro. Ricordiamo infatti anche le affermazioni dell’australiano Will Power (2011-2012) e le gioie del brasiliano Helio Castroneves (2010) ed il francese Simon Pagenaud (2016). Questi ultimi saranno nuovamente in scena e, come noto, rappresenteranno i colori di Shan Racing.

IndyCar, Newgarden respinge Grosjean e vince a Long Beach

Penske ha visto ridursi il proprio vantaggio iniziale in California, Andretti e Ganassi hanno impensierito a più riprese Jewgarden che ha saputo difendersi al meglio dal francese Romain Grosjean #28 ed Alex Palou #10. Il primo torna in Alabama a 12 mesi dal debutto assoluto nella serie ed un prezioso 10mo posto, mentre il secondo arriva al Barber con il ricordo del primo acuto in carriera. I due sono da tenere in considerazione per il successo finale nella prova che precederà in ordine cronologico il mitico mese dedicato ad Indianapolis tra il GP nello stradale nella ‘The Racing Capital Of The World’ e la leggendaria 500 miglia.

Attenzione anche al neozelandese Scott Dixon (Ganassi #9), sei volte campione che non è mai riuscito ad imporsi in questa speciale pista, che nella propria storia ha incoronato anche l’americano Ryan Hunter Reay (2013-2014) ed il giapponese Takuma Sato (Coyne #52), primo nel 2019. Chi potrebbe sfruttare l’evento di questo fine settimana per riscattarsi è sicuramente l’americano Colton Herta (Andretti #26), dominatore dei primi giri del round di Long Beach. Il figlio d’arte non ha saputo gestire il primato, il gioco delle soste lo ha costretto ad inseguire ed il risultato ha ricordato molto quando avvenuto a Nashville nel 2021. Ritiro pesante per il nativo di Santa Clarita, 11mo nella classifica generale.

Situazione simile per certi versi anche per il messicano Pato O’Ward (McLaren #5), in crisi con l’intera squadra dall’opening round ad oggi. Arrows McLaren SP resta una delle compagini da tenere in considerazione con il vice-campione della serie e lo svedese.

Foto. LaPresse