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Ciclismo

Freccia Vallone 2022, poche speranze per l’Italia. Gli azzurri che inseguono un buon piazzamento

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Domani, mercoledì 20 aprile, è il giorno della 86a edizione della Freccia Vallone. La tradizionale classica belga che precede la Liegi-Bastogne-Liegi, andando a costituire la seconda corsa del “Trittico delle Ardenne”. Come sempre il percorso è disseminato di côte e come sempre c’è il traguardo sul Muro di Huy ad aspettare i corridori che ambiscono alla vittoria.

Negli ultimi anni il celebre muro, appena 1300 m ma con pendenze durissime che superano il 20% è stato terreno di conquista per il due volte campione del mondo Julian Alaphilippe, tre volte vincitore e naturale erede dello spagnolo Alejandro Valverde, in grado di vincere da queste parti per quattro anni consecutivi dal 2014 al 2017. L’ultima vittoria azzurra risale al 2009, quando a trionfare fu un altro grandissimo specialista di questo tipo di arrivi, Davide Rebellin, anche lui tre volte nell’albo d’oro. Da allora il miglior piazzamento per un italiano è stato il terzo posto di Diego Ulissi nel 2019.

Il corridore della UAE Emirates sarà presente anche quest’anno, ma realisticamente sembra difficile immaginarlo a braccia alzate sul traguardo, considerando che nella sua squadra questa Freccia Vallone segnerà il ritorno alle corse del fenomeno Tadej Pogacar, probabilmente il cofavorito numero uno insieme ad Alaphilippe. 

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Più in generale non sembra esserci qualcuno in grado di spezzare il digiuno dell’Italia in questa corsa. Non abbiamo corridori in grado di competere con i migliori al mondo su salite esplosive e dure come quella del Muro di Huy ed in una corsa come questa, è molto difficile che possano andare a segno attacchi da lontano. Probabilmente sarà anche quest’anno una corsa ai piazzamenti, sperando di migliorare il risultato dello scorso anno, in cui il miglior azzurro fu addirittura Kristian Sbaragli, solo 25esimo.

Oltre al sopracitato Ulissi, andranno a caccia di un piazzamento i corridori appena usciti dal Giro di Sicilia come Damiano Caruso e Vincenzo Nibali, due corridori sicuramente esperti e di qualità, ma certo non degli specialisti di questo tipo di strappi. È dell’ultim’ora anche l’annuncio del forfait di Giulio Ciccone, teoricamente più adatto a questo tipo di arrivi. Presenti al via anche i giovani Giovanni Aleotti e Kevin Colleoni che, insieme a Lorenzo Rota, potrebbero rappresentare una piccola ma piacevole sorpresa.

Foto: LaPresse