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Formula 1

F1, perché Max Verstappen ha battuto la Ferrari nelle qualifiche a Imola? I motivi

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Un po’ di amarezza c’è al termine delle qualifiche del venerdì del GP di Imola, quarto round del Mondiale 2022 di F1, in casa Ferrari. Certo, la riflessione è la seguente: se si parla di giornata negativa, quando il monegasco Charles Leclerc ottiene il secondo tempo alle spalle solo dell’olandese Max Verstappen (Red Bull), allora il livello di competitività della Rossa è decisamente alto.

Riflessione più che giusta, confermata dai fatti. La F1-75 nel corso delle prove libere a precedere questo time-attack particolare, funzionale a definire la griglia di partenza della Sprint Race di domani, era stata impressionante per costanza di rendimento soprattutto dopo un paio di giri di “assestamento”. Questa “gentilezza” sulle gomme, alla prova dei fatti, si è rivelata però il tallone d’Achille della macchina del Cavallino Rampante.

In poche parole si sono venuti a creare tutti i possibili incastri che potevano mettere in difficoltà la Ferrari. La Rossa aveva dato dimostrazione in condizioni di asciutto e di bagnato uniforme di essere la migliore, mentre sull’umido la maggior “aggressività” della RB18 è stata la carta vincente, anche perché le continue interruzioni (bandiere rosse) per uscite di pista e incidenti che non hanno permesso a Leclerc di mettere insieme il giro perfetto, dopo una prima tornata necessaria per mettere in temperatura gli pneumatici.

F1, GP Imola 2022. Max Verstappen in pole tra le bandiere rosse, Charles Leclerc è 2°. Carlos Sainz sbatte e partirà 10°

A questo aspetto, va aggiunto anche il fatto che il ragazzo del Principato ha un po’ azzardato nella Q3 quando ha scelto di girare nel primo run con gomme intermedie usate, non estraendo chiaramente il meglio dalla monoposto.

Tuttavia, i punti si assegneranno domani e vedremo se le qualità sulla durata della F1-75 favoriranno Charles, tenendo conto che Carlos Sainz, a causa di un suo errore, partirà dalla decima casella. Un brutto colpo per le ambizioni dell’iberico, fresco di rinnovo contrattuale, ma ancora si può rimediare.

Foto: LiveMedia/Florent Gooden/DPPI