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Formula 1

F1, il segreto della grande velocità in rettilineo di Red Bull: efficienza di DRS

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I GP di F1 si susseguono con grande velocità e nel terzo atto stagionale, che prenderà il via domani con la corsa domenicale a Melbourne (Australia), si cominciano anche a comprendere alcuni aspetti legati alle monoposto che in precedenza si faceva un po’ fatica a inquadrare.

E’ il caso di Red Bull. La monoposto di Milton Keynes, a ragion veduta, è stata definita come la macchina più efficiente dal punto di vista aerodinamico del Circus, per le grandi velocità di punta che sa sviluppare, abbinate a un ottimo sfruttamento dell’effetto suolo. Una considerazione, quest’ultima, dettata dal fatto che le due vettura anglo-austriache di Max Verstappen e di Sergio Perez possono permettersi di girare molto basse rispetto all’asfalto, senza avere alcun problema di “pompaggio”, cosa diversa rispetto a Ferrari e a Mercedes soprattutto.

In questo contesto si è tanto parlato della grande forza in rettilineo e nei tratti super veloci di questa macchina, ma dalle analisi telemetriche di Melbourne emerge un particolare. Come è noto, sono state ridotte a tre le zone DRS e in corrispondenza di queste la vettura nata dalla mente geniale di Adrian Newey fa una grande differenza.

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Il caso emblematico è quello delle curve 1-2: la Ferrari di Leclerc ha un chiaro vantaggio in termini di trazione, ma alla fine quando si arriva alla staccata di curva-3 la Red Bull di Verstappen ha un vantaggio. Questo è dato dal fatto che con l’ala mobile la monoposto di Milton Keynes ha un’efficienza ancor più spiccata rispetto alla Rossa, avendo un chiaro vantaggio in tutte le zone della pista nelle quali si viaggia in questa modalità.

Non è un caso che nel settore che da curva-6 porta a curva-9, estremamente veloce ma senza DRS, il disavanzo della F1-75 non sia così sensibile. Aspetti questi analizzati da Matteo Bobbi e Franco Nugnes su Motorsport.com, che fanno riflettere sulla differente filosofia delle due macchine: da un lato Ferrari capace di creare tanta deportanza e di essere veloce in curva e in trazione; dall’altro la Red Bull straordinariamente efficiente anche per questo particolare spiegato.

LA TELEMETRIA DEL GIRO VELOCE DI VERSTAPPEN E DI LECLERC

Foto: LaPresse