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Sci di fondo, Coppa del Mondo Falun 2022. Federico Pellegrino cerca l’impresa nella sprint in alternato

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Dopo aver toccato Finlandia e Norvegia, la Coppa del Mondo di sci di fondo conclude il proprio “tour nordico” di fine stagione in Svezia. Nel weekend il massimo circuito sarà infatti di scena a Falun, località simbolo della disciplina, perché, oltre ad aver già ospitato quattro Mondiali (1954, 1974, 1993, 2015), è in procinto di ottenere l’organizzazione anche dell’edizione 2027, essendo la sola candidata per tale appuntamento.

In campo maschile non rimane granché in palio. Il norvegese Johannes Høsflot Klæbo ha già vinto matematicamente sia la Coppa del Mondo assoluta che quella di specialità delle sprint. In linea teorica, lo scandinavo potrebbe conquistare anche quella di specialità delle gare di distanza, dove però il finlandese Iivo Niskanen gode di 54 punti di vantaggio. Infine, il trofeo dedicato agli under23 sarà appannaggio dello svedese William Poromaa.

La notizia è rappresentata dalle prove miste in programma domenica. Non si tratta di una novità assoluta per lo sci di fondo, che aveva già disputato staffette miste tra la fine degli anni ’90 e l’inizio del XXI secolo, abbandonando poi l’esperimento. Il fatto che la disciplina sia stata precorritrice di questo genere di competizioni, ma poi le abbia accantonate per oltre un ventennio accumulando ritardo rispetto al resto del panorama degli sport invernali, è la perfetta fotografia dell’insipienza del management che ormai da più di tre lustri ha portato lo sci di fondo al punto in cui si trova ora. Le prove miste saranno precedute da una sprint in tecnica classica e da una 15 km contro il cronometro a skating, che saranno rispettivamente la 73ma e la 74ma gara individuale maschile di primo livello a disputarsi in quel di Falun.

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SPRINT TECNICA CLASSICA
La sprint ha fatto la sua comparsa a Falun solo in tempi recenti, ovvero nel 2014, diventando però da quel momento presenza fissa nel programma della tappa. Sinora se ne sono disputate sette tout-court, quattro in alternato e tre in passo pattinato.
Il signore assoluto di questo format è il norvegese Johannes Høsflot Klæbo, impostosi ben 3 volte, sia a skating (2018, 2019) che in classico (2021). Gli altri tre successi in alternato sono andati allo svedese Teodor Peterson (2014), al norvegese Petter Northug (oro iridato 2015) e al suo connazionale Pål Golberg (2020).
L’unica affermazione a tecnica libera sfuggita a Klæbo è invece stata appannaggio di Federico Pellegrino, trionfatore nel 2017. L’azzurro è inoltre giunto secondo, sempre nel prediletto passo pattinato, anche nel 2018.

15 KM SKATING
È incredibile constatare come, a dispetto dell’enorme tradizione di Falun, questo palcoscenico sia stato teatro di sole quattro 15 km contro il cronometro a skating! La prima di esse si tenne nel 2000, quando la vittoria andò al tedesco naturalizzato spagnolo Johan Mühlegg, il quale fu seguito sul traguardo dal finlandese Jari Isometsä e dall’italiano Pietro Piller Cottrer.
Nel 2015 la gara fece parte del programma dei Mondiali. La medaglia d’oro fu appannaggio dello svedese Johan Olsson, quella d’argento del francese Maurice Manificat e quella di bronzo del norvegese Anders Gløersen.
Dopodiché nel 2019 si registrò il trionfo del russo Alexander Bolshunov, che ebbe ragione dei norvegesi Martin Johnsrud Sundby e Didrik Tønseth.
Bolshunov è stato capace di ripetersi nel 2021, anche in questo caso precedendo due norvegesi, ovvero Simen Hegstad Krüger e Sjur Røthe.

ITALIA
In generale è interessante notare come l’Italia, nonostante i tanti podi raccolti, sia riuscita a vincere una sola volta su settantadue competizioni. Merito, appunto, del già citato Pellegrino nella sprint a skating del 2017. Invece, nelle gare distance, fra gli azzurri in attività si registrano anche due top-three di Francesco De Fabiani, arrivati in altrettante 15 km, seppur mass start e non contro il cronometro. L’alpino di Gressoney-Saint-Jean si è classificato secondo in quella del 2016 (disputata in tecnica libera) e terzo in quella del 2018 (in alternato).
Nel passato il risultato di maggior rilievo raccolto dal movimento azzurro è rappresentato dalla medaglia di bronzo di Silvio Fauner nell’inseguimento di 15 km dei Mondiali 1993. Va rimarcato come nessun italiano abbia mai ottenuto più di due podi sulle nevi di Falun. Dunque per Pellegrino e De Fabiani vi sarà l’occasione di realizzare qualcosa di inedito.

Foto: La Presse